Budapest, 28 aprile 2013. Sconfitta dalla Polonia (2-3) al primo turno del torneo a squadre, l’Italia ha concluso il campionato d’Europa a Budapest. Partiti male, con la sconfitta di Elio Verde con Pawel Zagrodnik e quella di Andrea Regis, che si è fatto rimontare a 5” dal termine da Damian Szwarnowiecki, gli azzurri hanno recuperato con le vittorie di Giovanni Carollo e Walter Facente, ma Domenico Di Guida nulla ha potuto di fronte al gigantesco Janusz Wojnarowicz. Di due quinti e due settimi posti dunque, rimane il bilancio non proprio esaltante di questo primo campionato della direzione tecnica di Raffaele Toniolo che non cerca alibi, né scarica responsabilità: “Abbiamo appena iniziato a lavorare e la differenza con le nazioni che non si sono mai fermate si è fatta sentire, ma guardiamo avanti e pensiamo agli errori commessi, non è proprio il caso di demoralizzarsi Da mettere subito a fuoco l’approccio alla gara, anche chi ha fatto meglio infatti, come Odette Giuffrida ed Edwige Gwend, ha viaggiato a due velocità”. Alla Georgia, 4-1 in finale alla Russia, è andato il titolo maschile ed all’Olanda (4-1 alla Francia) quello femminile, la più bella festa per l’ultima gara della sua icona, Edith Bosch, 32 anni, 3 medaglie olimpiche, 3 mondiali e 7 europee. Nel medagliere Francia prima (12 medaglie) poi Georgia (7) e Russia (6). Podio squadre donne: 1) Olanda; 2) Francia; 3) Germania e Russia; Uomini: 1) Georgia; 2) Russia; 3) Ucraina e Germania.
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