In Russia per me è impossibile non fare risultato

Intervista raccolta a Mosca da Tatiana Santi per La Voce della Russia! il 26 dicembre 2012. La Russia diventa un polo sportivo sempre più importante al mondo. Ad attenderci non solo le Olimpiadi Invernali del 2014 a Soci, ma anche altri importanti eventi come: l’Universiade 2013 a Kazan’, il Campionato Mondiale di Calcio nel 2018. Ci avviciniamo alla fine dell’anno con grandiosi progetti sportivi per l’avvenire. A dicembre un altro accordo di spicco è stato firmato a Mosca: per la prima volta nella storia il Campionato Mondiale di judo verrà ospitato dalla Russia nel 2014, nella città di Celiabinsk. Ebbene progetti ambiziosi per il futuro, ma “in Russia c’è una condizione nella quale è impossibile non fare risultato” … O almeno questo è il punto di vista di Ezio Gamba, ospite d’onore alla cerimonia.
La Russia in questi ultimi anni è diventata a tutti gli effetti, la Patria del judo. Proprio Ezio Gamba, allenatore della nazionale russa ha portato la squadra al trionfo alle Olimpiadi 2012 di Londra. Dopo le promesse sono arrivati i fatti: 3 medaglie d’oro, medaglia d’argento e di bronzo. Il risultato del lavoro di Ezio Gamba con la squadra russa è stato fenomenale. In Russia, dove ha traslocato quattro anni fa, è riuscito a lavorare al massimo, cosa che in Italia non gli è stata possibile. Lo “zar del tatami”, come l’ha definito Vladimir Putin, ci ha rilasciato gentilmente un’intervista in esclusiva, nella quale abbiamo cercato di scoprire il segreto del suo straordinario successo. Successo la cui parabola ha avuto inizio molti anni fa a Mosca.
Nel 1980 lei diventa campione olimpico a Mosca, un segno del destino … Come si ricorda quegli attimi?
Gamba : Io torno raramente con la memoria al passato. È stata ovviamente una grande emozione, io già il giorno dopo pensavo a quale sarebbe stata la prossima montagna …
Anche suo figlio è un judoka, non ha avuto nulla in contrario o l’ha spinto Lei stesso a scegliere questo sport?
Gamba: Non l’ho spinto, mia moglie l’ha portato in palestra. Lui adesso va in palestra praticamente tutti i giorni. Ha tredici anni, è molto appassionato, segue tutte le gare che facciamo, mi chiede dei risultati, conosce tutti i nomi dei ragazzi che seguo, ovvero 50 ragazzi, e per un italiano non è facile ricordar tutti questi nomi e cognomi stranieri.
E a proposito di nomi e parole straniere … Come si trova a vivere qui in Russia, è da quattro anni che ha traslocato, com’è stata questa sua avventura e il cambiamento dall’Italia alla Russia, soprattutto i primi tempi?
Gamba: Non è un grande cambiamento rispetto la vita che ho sempre fatto, ho sempre girato il mondo con lo sport. Anche qui non vivo in un posto, facciamo 15-20 giorni in un posto della Russia poi ci spostiamo, poi andiamo in Europa, in Asia, in America. È una vita molto dinamica che non prevede una cittadinanza in un posto unico.
Lei è alle prese con questa difficilissima lingua che è il russo …
Gamba: Lingua difficilissima … Oramai possiamo dire che le questioni tecniche, di allenamento le conosco anche in russo, sono in grado di comunicare con i ragazzi. Però dire che parlo russo sarebbe una bugia. Riesco a capire, ad intervenire anche, ma il russo che parlo è impronunciabile!
Giusto qualche giorno fa le è stato attribuito il premio come miglior allenatore di tutti gli sport dell’anno 2012. È la prima volta che questo premio va ad un allenatore straniero. Quest’avvenimento che significato ha per Lei?
Gamba: Il significato vero è che questi quattro anni sono stati fantastici, ho potuto fare il lavoro come voglio io, non ho mai avuto nessuna limitazione nelle scelte di nessun genere. Questo è unico, perché mai in Italia ho potuto lavorare così serenamente … ho potuto lavorare serenamente anche lì, ma mai con questa disponibilità assoluta e con questa credibilità assoluta. Certo, sono arrivato qua con un palmares di medaglie olimpiche, da atleta, allenatore. Sono venuto già con un trascorso, ma qui ho potuto lavorare al massimo con una disponibilità incredibile da parte degli atleti. La psicologia e la mentalità degli atleti russi credo veramente sia unica al mondo, per come sono dediti. È chiaro che respirano un’atmosfera nella quale c’è una considerazione assoluta, da parte del Ministero, del primo ministro, c’è considerazione dal presidente. Questo loro lo sentono e lo riescono a tirar fuori all’allenamento e nel momento della verità.
Secondo Lei qual è la chiave del successo nella vita come anche nello sport, a parte l’impegno e il duro lavoro. Che ruolo riveste la fortuna e il destino?
Gamba: Il grande segreto è fare le cose con il cuore, con la passione. Devi fare quello che ti piace, non puoi inventare una cosa se non fa parte del tuo profondo. Solo se metti tutto quello che hai dentro, puoi essere credibile per gli altri, sennò è difficile che vengаno in guerra con te. Non ti seguono perché hanno paura, ma perché credono che questo sia veramente il messaggio giusto per vincere.
Giusto due parole sul giorno di oggi, si firma l’accordo per il campionato mondiale di Judo del 2014.
Gamba: È un giorno molto importante, perché si tratta di una decisione importante della Russia: chiedere di ospitare un campionato del mondo. È ovvio che oggi diventa un gioco facile con una squadra così forte, non abbiamo solo i medaglisti olimpici, ma abbiamo tre atleti in ogni categoria ormai nei primi 15-20 posti al mondo. Non ho fatto tutto questo io da solo ma insieme ai miei eccezionali collaboratori: Morozov, Makarov, Taov, Kuzminin, Konstantin, Frassinelli. Sono stati i miei supporter nel lavoro, in più anche tutta la Federazione. Non possiamo dimenticare che da Putin, che è stato il primo a seguirci al 100%, e poi a scendere, Arkadij Romanovic, Soloveicik, Anisimov, tutte queste persone hanno lavorato al 100%. Io ero in condizione in ogni secondo di poter chiamare e dire che c’era qualcosa da cambiare e il giorno dopo era già fatto. Qui in Russia c’è una condizione nella quale per me è impossibile non fare risultato.
Ci aspettano importanti eventi sportivi nei prossimi anni, non resta che augurare buon lavoro e in bocca al lupo a tutti gli atleti e agli allenatori!
Avete ascoltato l’intervista gentilmente rilasciata da Ezio Gamba, allenatore della nazionale russa di judo, a Tatiana Santi.
A presto sulle nostre onde!

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