Trieste, 20 agosto 2013. Sigillo trecentesco a EMILIO FELLUGA, storico dirigente sportivo. La consegna questa mattina in Municipio. “Questa semplice cerimonia e questa presenza numerosa testimoniano la stima e l’affetto della città per Emilio Felluga. E’ un grazie per quello che ha dato, per quello che dà e per quello che ancora continuerà a dare allo sport e alla nostra città di Trieste”. Con queste parole il sindaco Roberto Cosolini ha conferito quest’oggi (martedì 20 agosto) il sigillo trecentesco della città a Emilio Felluga, storico dirigente dello sport triestino e regionale, stella d’oro al merito sportivo e commendatore della Repubblica. Alla partecipata cerimonia sono intervenuti anche numerosi dirigenti sportivi e amici, tra gli altri il prof. Giuseppe Lo Duca, Fulvio Degrassi e Franco Del Campo, nonché l’assessore Antonella Grim, il vicepresidente della Provincia Igor Dolenc, i consiglieri comunali Paolo Rovis, Franco Bandelli e Roberto De Gioia e il segretario dell’USSI Guerrino Bernardis. Nato a Isola d’Istria nel 1937, Emilio Felluga è stato atleta e dirigente della Società Nautica Pullino dal 1953 al 1977, presidente regionale della Federazione italiana di canottaggio dal 1973 al 1977, presidente del Coni provinciale di Trieste dal 1978 al 1990 e per oltre vent’anni, dal 1991 al 2012, presidente del Coni regionale del Friuli Venezia Giulia. Ricordando il significato civico e morale di questo riconoscimento, il sindaco Cosolini ha voluto ricordare tra l’altro “l’impegno e la passione” profusi da Felluga, “il suo attaccamento ai valori dello sport e soprattutto alla crescita delle nuove generazioni”. “Tutti –ha detto il primo cittadino- conosciamo la sua storia umana, di atleta e di dirigente sportivo, a cui va l’affetto e la stima della città attraverso la mia persona”.
“Questo sigillo –ha detto a sua volta Felluga- mi onora, gratifica e commuove, come mi commuove la presenza delle tante persone qui presenti”. Felluga ha brevemente ripercorso il lavoro svolto a Trieste per favorire la realizzazione degli impianti sportivi di base fino alle grandi strutture, ha ricordato l’opera svolta dai tantissimi dirigenti sportivi dell’epoca, ha sottolineato la sua volontà di restituire sempre alla città quanto gli è stato dato. Ha confermato ancora che non lascerà lo sport, ma che proseguirà il suo impegno, chiamato a far parte del direttivo dell’Accademia olimpica culturale italiana, il braccio operativo del CIO nel nostro Paese. “Ricevo questo prezioso riconoscimento ha scritto nel libro d’oro del Comune Emilio Felluga- con gratitudine e commozione, ricordando i momenti più duri, quando Trieste mi ha accolto esule e sperduto. Mi sento onorato che il sindaco Cosolini a nome della città, che amo, abbia riconosciuto i miei meriti sportivi, che sono poi quelli di Trieste”.
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