Rio de Janeiro, 31 agosto 2013. La sesta giornata del campionato del mondo a Rio de Janeiro ha premiato Idalys Ortiz (Cub, +78), Elkhan Mammadov (Aze, 100) e Teddy Riner (Fra, +100). Per il ventiquattrenne francese è il sesto titolo iridato (cinque consecutivi nei +100 kg ed uno Open) e prosegue un’imbattibilità che trova l’ultima sconfitta nel 2010 (Mondiali a Tokio con Daisuke Kamikawa negli Open). Per la cubana e per l’azero invece si tratta della prima corona iridata, che per Ortiz arriva a 23 anni dopo il titolo olimpico a Londra, mentre al 31enne Mammadov regala l’onore di mettere al collo il primo oro mondiale dell’Azerbaijan. L’azzurro Domenico Di Guida invece, si è fermato al secondo turno dei 100 kg di fronte al tunisino Anis Ben Khaled, dopo aver superato Ivan Remarenco, moldavo battente bandiera degli Emirati Arabi Uniti. “Molto contratto già dal primo incontro – ha detto di lui il DTN Raffaele Toniolo – con un avversario ostico che però è riuscito a domare. Poi con il tunisino è partito in sordina e non è riuscito a recuperare”. A questo punto il DTN Toniolo sintetizza un’analisi: “In ogni caso rifarei le stesse scelte, sia a livello maschile che femminile. Il mondiale femminile è stato sufficiente, quattro su cinque hanno raggiunto gli ottavi e sono state fermate da avversarie attualmente più forti di loro. I maschi mi sono piaciuti meno, soprattutto nell’atteggiamento, ma credo veramente che questa esperienza li farà crescere”. Queste le cifre del mondiale azzurro. Dieci azzurri. 10 gli azzurri che hanno gareggiato a Rio de Janeiro, complessivamente hanno disputato 16 combattimenti, vincendone 6 (2 Giorgis, Giuffrida, Gwend, Galeone, Di Guida) e venendo sconfitti 10 volte (una ciascuno in quanto nessuno è approdato ai recuperi). Azioni tecniche. Attive. Per 8 volte le tecniche degli azzurri hanno ottenuto punteggio (2 ippon, 2 waza ari, 4 yuko), 5 gli atleti a realizzarle (3 Carollo, 2 Giorgis, 1 Moscatt, Facente, Galeone); 5 gli atleti che non hanno ottenuto vantaggi tecnici. Passive. 12 le azioni tecniche incassate da 7 azzurri (5 ippon, 4 waza ari, 3 yuko), mentre altri 3 (Regis, Gwend, Di Guida) non hanno subito tecniche. Sanzioni. Il nuovo regolamento ha incrementato l’attribuzione delle sanzioni per promuovere l’iniziativa e per gli azzurri in gara a Rio ha determinato 14 sanzioni a favore e 20 passive. Sono stati 3 gli azzurri che non hanno ricevuto sanzioni: Giuffrida, Parlati, Carollo. Medagliere. Ventitre nazioni hanno conquistato almeno una medaglia e ben dieci di queste sono salite sul gradino più alto del podio. Il Giappone è al primo posto con 3 primi, 1 secondo, 3 terzi posti, segue la Francia con 2, 2, 3 e Cuba con 2, 0, 0, ma il Brasile festeggia ben sei medaglie, una d’oro, tre d’argento, due di bronzo. Domenica è la giornata conclusiva con i campionati del mondo a squadre maschile e femminile, si inizia alle 9 (le 14 italiane).
+78 kg
1. ORTIZ, Idalys CUB
2. ALTHEMAN, Maria Suelen BRA
3. LEE, Jung Eun KOR
3. TACHIMOTO, Megumi JPN
5. ANDEOL, Emilie FRA
5. CERIC, Larisa BIH
7. KIM, Eunkyeong KOR
7. KUELBS, Jasmin GER
-100 kg
1. MAMMADOV, Elkhan AZE
2. GROL, Henk NED
3. KRPALEK, Lukas CZE
3. PETERS, Dimitri GER
5. KURBANOV, Soyib UZB
5. ONO, Takashi JPN
7. MARET, Cyrille FRA
7. SAYIDOV, Ramziddin UZB
+100 kg
1. RINER, Teddy FRA
2. SILVA, Rafael BRA
3. JABALLAH, Faicel TUN
3. TOELZER, Andreas GER
5. MIKHAYLIN, Alexander RUS
5. OKRUASHVILI, Adam GEO
7. BRAYSON, Oscar CUB
7. SHICHINOHE, Ryu JPN
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