Varsavia, 2 marzo 2014. Una splendida medaglia d’argento è stata conquistata dalla triestina Elisa Marchiò, seconda nei +78 kg a Varsavia nell’European Open femminile. È la seconda medaglia che la forte atleta triestina conquista nel World Judo Tour, dopo l’argento nell’Open 2013 a Roma, ma si tratta di un risultato particolarmente importante perché le permette di compiere un balzo rilevante nella classifica mondiale, passando dal 55mo al 41mo posto. Eccellente la condotta di gara della triestina, iniziata con le vittorie prima del termine su Marta Rozga (Pol), portata alla squalifica per somma di sanzioni e Sandra Jablonskyte (Ltu), passata in vantaggio con uno yuko e poi inesorabilmente surclassata dal ritmo dell’azzurra. Lo yuko messo a segno su Maryna Slutskaya (Blr) invece, ha spalancato le porte della finale di Elisa Marchiò con la mongola Odkhuu Javzmaa, numero venti della classifica mondiale. Per il capolavoro c’è mancato davvero pochissimo, perché la triestina ha affrontato senza riserve la solida avversaria e l’altalena di penalità assegnate ad entrambe ben rappresenta una sfida tattica alla pari. A pochi secondi dal termine la quarta e decisiva sanzione è stata assegnata alla Marchiò, che può sorridere per questo splendido argento e per aver maturato un livello che qualche tempo fa non le apparteneva. “Diversamente da altre volte mi sono sentita libera mentalmente – ha detto Elisa Marchiò al termine della gara – senza alcuna pressione ed in tutti i match ho combattuto con lucidità, senza perdere mai il controllo della situazione, anche in quelle più difficili. Certamente per com’è andata qui a Varsavia sono soddisfatta. Sì, sono proprio soddisfatta”. Per la spedizione azzurra in Polonia, guidata dal coach Luigi Guido, quello ottenuto da Elisa Marchiò è stato il risultato più rilevante. Ed anche questo è un buon motivo per essere soddisfatte.
Bruno ed Alice sul podio a Roncadelle
Buona prova per gli Yama-Esordienti che, nel Trofeo Italia disputato sabato e domenica a Roncadelle, hanno riportato un primo posto con Bruno de Denaro, un