Letizia Pinosio è il nuovo presidente del Dlf Yama Arashi Udine

Udine, 4 marzo 2015. Letizia Pinosio è il nuovo presidente del Dlf Judo Yama Arashi Udine. Un’eccellente carriera da atleta che l’ha vista vincere un titolo italiano giovanile, due medaglie di bronzo agli Assoluti, nove volte sul podio ai campionati italiani a squadre ed una presenza ufficiale in prima squadra con la nazionale italiana, cui è seguita l’esperienza di tecnico e di consigliere nel club rivelandosi sempre presente, attiva ed efficace, Letizia Pinosio è udinese, terzo dan per meriti agonistici dal 2003, compirà 40 anni il 12 giugno ed è stata eletta all’unanimità da una partecipata assemblea straordinaria (43 soci su 75 aventi diritto) che il Dlf Yama Arashi ha indetto in seguito alla scomparsa di Luciano Lovato, storico faro (34 anni consecutivi) del club udinese che conta, ad oggi, 316 atleti tesserati. “Il Club da sempre ha tra i suoi obiettivi principali quello di sostenere economicamente l’attività agonistica dei suoi iscritti – ha detto Letizia Pinosio – ed è un’azione possibile solo con la gestione attenta che Luciano ci ha insegnato con grande spirito di servizio e generosità. Su ciascuno di noi il senso della responsabilità per continuare a guidare questa macchina che lui ha reso perfetta e funzionale con la competenza e sicurezza necessarie”. L’assemblea, cui hanno aderito anche numerosissimi genitori del vasto team dei volontari, si è espressa all’unanimità anche nella conferma del consiglio, presentatosi dimissionario, atto simbolico legato allo strettissimo rapporto con Luciano Lovato. Il nuovo consiglio è composto pertanto da Lodovico Bagnoli, Giovanna Gavotti, Raffaele Niedda, Sandro Scano, Francesco Segatti e dal nuovo ingresso, Claudio Gambini. L’assemblea, che è stato informata delle gravi condizioni in cui versa Emilio Felluga (membro d’onore del consiglio regionale Fijlkam assieme a Luciano Lovato), ha ricevuto inoltre il saluto e l’incitamento a proseguire il grande lavoro di Lovato da parte del presidente della Fijlkam Domenico Falcone e da parte della giunta regionale del Coni e del suo presidente Giorgio Brandolin.