Udine, 30 dicembre 2015. Laura Di Toma è una friulana Doc o, come dice lei, “orgogliosa e contenta di essere friulana”. Allenatore federale di lunghissimo corso, Laura Di Toma è nata ad Osoppo 61 anni fa, vanta una carriera agonistica fra le più brillanti in Italia, ma con l’argento mondiale a New York (1980) e dieci medaglie ai campionati d’Europa, di cui quattro d’oro (1974, 1976, 1980, 1983) è certamente la più brillante per il judo in Friuli Venezia Giulia. Vive e lavora per il judo da tempo a Bologna, ma farà ritorno in Friuli dal 3 al 6 gennaio per dirigere il 17° Judo Winter Camp essendo stata chiamata a far parte nel Super-Team di otto tecnici (Laura Di Toma, Cinzia Cavazzuti, Laura Zimbaro, Riccardo Caldarelli, Marco Caudana, Pietro De Luca, Francesco Lepre, Go Tsunoda) che Ezio Gamba ha coinvolto per quest’edizione.
LDT: “Il Judo Winter Camp è un evento molto importante, in grado di portare sui tatami della nostra regione un livello tecnico altissimo grazie alla stretta collaborazione con Ezio Gamba, che oltre ad essere il direttore tecnico della Russia, ha una capacità di coinvolgimento ed un intuito tecnico incredibili. È un messaggio molto forte quello che parte dal Judo Winter Camp ed essere su quel tatami è importante. Lo dico anche per me, sono contenta di essere stata coinvolta in questa bella squadra, peraltro credo proprio di essere la più anziana, ma è importante esserci”.
– Come vivi il tuo rapporto a distanza con il Friuli?
LDT: “Sono assolutamente e profondamente friulana nel cuore e lo sono altrettanto nello sport, che seguo con grande attenzione sempre e non solo per quanto riguarda il judo. Per il Judo Winter Camp invece, è la prima volta che ho l’opportunità di collaborare ed è un fatto che mi rende molto orgogliosa e contenta, anche perché la vedo come occasione per dare una mano al mio Friuli e contribuire alla riuscita di un’iniziativa pregevole. È di questi giorni anche un’altra iniziativa per la quale mi sono sentita particolarmente onorata ed orgogliosa per essere stata considerata fra i personaggi di Osoppo ed è il libro di Mino Biasoni “Storia di Osoppo” (Biblioteca dell’Immagine) che è stato presentato proprio qualche settimana fa. Ed anche in questo caso il mio ‘spirito friulano’ si è sentito molto gratificato”.
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