Almaty, 13 maggio 2016. “Sono venuto quì con l’intento di dire la mia, non pensavo di arrivare così avanti”. Elios Manzi, ad Almaty, è arrivato più avanti di tutti, primo nei 60 kg in una gara di Grand Prix. E già così, è abbastanza per spellarsi le mani ad applaudire, anche perché le cinque vittorie ottenute nel torneo kazako il ventenne di Furci Siculo le ha ottenute tutte con atleti che lo precedono nella classifica mondiale ed in particolare Limare (Fra), Lutfillaev (Uzb) ed Ibrayev (Kaz) hanno già in tasca il pass per Rio. I 300 punti del primo posto nel Grand Prix però, spingono Elios Manzi ancora più avanti ed arriva fino a dove nessuno pensava potesse arrivare: fra i qualificati per le Olimpiadi. Manzi infatti, ha disputato la prima gara di qualificazione soltanto quattro mesi fa, in gennaio con l’European Open a Sofia. Secondo posto nei 60 kg, poi ha superato due turni nel Grand Prix a Dusseldorf in febbraio, meritando la convocazione per gli Europei a Kazan. E quì sorprese tutti, classificandosi al terzo posto. Settimana scorsa a Baku, Elios ha disputato il primo Grand Slam, si è battuto bene, ma è uscito al primo turno. Conti alla mano, la qualificazione per Elios Manzi a Rio non la si poteva escludere a priori, ma per renderla possibile ci voleva il primo posto nel Grand Prix ad Almaty, ultima gara. “Partecipare ad una gara sapendo che l’unico risultato utile per qualificarsi è il primo posto è difficilissimo – è stato il commento dei due coach ad Almaty, Francesco Bruyere e Paolo Bianchessi – se poi hai 20 anni e devi combattere con i più forti del mondo allora forse, ma solo forse, è impossibile. Abbiamo un talento… Elios ha scritto un pezzo di storia e ci ha fatto emozionare”. È emozionato anche Dario Romano, il coach azzurro in partenza per l’OTC ad Antalya (16-21 maggio) con le già qualificate Odette Giuffrida ed Edwige Gwned, “l’avevo detto che questo ragazzetto avrebbe fatto parlare di sé! Grande Manzi!”, è stato il suo commento. Ma se la scena è tutta per Elios Manzi, è festa anche per Fabio Basile che ha conquistato un quinto posto nei 66 kg che ritorna utilissimo per rimanere all’interno della zona qualificazione. Fabio Basile, così come Manzi, ha scalato molto rapidamente la classifica mondiale e dopo il sorpasso su Elio Verde, la scorsa settimana con il Grand Slam a Baku, ha vissuto ad Almaty un vero e proprio passaggio di testimone nella sfida per accedere alla finale per il terzo posto. Ha vinto Basile per due sanzioni e l’abbraccio fra i due al termine dell’incontro ha trasmesso mille emozioni. È rimasta a bocca asciutta invece, Valentina Moscatt nei 48 kg, cercava un posto sul podio per riprendersi il pass per Rio, ma dopo la vittoria in apertura con Imangaliyeva (Kaz), nulla ha potuto con Jeong Bo Kyeong (Kor), poi seconda. Si può ancora sperare nel ripescaggio in quota continentale, ma bisogna aver pazienza e attendere la pubblicazione ufficiale dopo il World Masters a Guadalajara. Una sola sanzione invece, è costata l’eliminazione nei 57 kg a Maria Centracchio, superata dalla kazaka Nishanbayeva, ma l’obiettivo per la 21enne molisana, che fa parte del Progetto Tokio 2020, è puntato più lontano. Sabato, seconda giornata ad Almaty con tre azzurri impegnati, Enrico Parlati (73), Antonio Ciano, Matteo Marconcini (81).
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