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Ai Giochi di Tokio 5 nuovi sport, ma a spese degli organizzatori ed al massimo 3 resteranno nel programma

Rio de Janeiro, 4 agosto 2016. Adesso è ufficiale: baseball-softball, karate, arrampicata, surf e skateboard faranno parte del programma dei Giochi di Tokyo 2020 come ospiti, ma con medaglie vere. L’inserimento è stato votato all’unanimità. Thomas Bach, il presidente, due anni fa aveva lanciato l’Agenda 2020, cioè un programma di buone intenzioni, con l’obiettivo di modernizzare la casa olimpica, in cui comincia a sentirsi l’odore di muffa. Fra le novità da proporre e mettere in pratica c’è anche quella di consentire di sperimentare nuovi sport nel programma olimpico, accettandoli come avventizi per una volta e poi mandarli magari ancora nel limbo grigio ai margini del mondo olimpico, perché gli organizzatori delle successive Olimpiadi potranno proporne altri.
LA STRATEGIA C’era il rischio però che la Sessione facesse opposizione a qualche sport troppo giovane o troppo vicino agli XGames. Così è stata creata una commissione, presieduta da Franco Carraro, che ha studiato le varie richieste avanzate da Tokyo 2020, e ha preparato un gruppo di 5 sport da presentare al Comitato Esecutivo. Il pacchetto è stato accettato all’unanimità e così proposto come tale alla Sessione: votate tutti e cinque o niente… Un’operazione di regime, ma Bach voleva evitare i fiaschi del passato su questo tema.
COSA SUCCEDERA’ Questi cinque «new entries» andranno a Tokyo a spese del Comitato Organizzatore. I loro vincitori avranno medaglie uguali a quelli degli altri sport olimpici, ma le loro federazioni non parteciperanno alla divisione dei proventi dei Giochi che andranno solo nelle casse delle «cugine» ufficiali. Questa chiaramente era la condizione per essere accettate. Attualmente sono 28 a dividersi la torta ricca che il Cio offre agli attori del suo grande spettacolo e per attori intendiamo le federazioni internazionali, gli atleti infatti vanno sul palcoscenico, ma non prendono un dollaro… Le 28 ufficiali certo si sarebbero opposte se fosse stato proposto di dividere il malloppo per 33. Le cinque però possono vivere la speranza di essere inserite fra le stipendiate, quando, dopo i Giochi, verrà rivisto il programma e il numero ufficiale di federazioni olimpiche potrebbe essere portato a 30. Due posti potrebbero essere sicuri, magari tre perché il golf, appena arrivato, già traballa. Persino Dick Pound è intervenuto per spingere in futuro uno sport come lo squash, che questa volta è stato dimenticato, ma è più vicino agli ideali olimpici.
BASEBALL-SOFTBALL Baseball e softball erano stati estromessi dal programma dopo l’Olimpiade di Pechino 2008. Erano divisi allora e quindi erano stati un facile bersaglio per le critiche di essere unisex, quindi senza una parte essenziale. Così le federazioni sono state costrette a un matrimonio e l’italiano Fraccari, già presidente del baseball, è diventato anche il numero uno della nuova entità: World baseball softball confederation. Lui è ottimista, perché questo rientro potrebbe diventare definitivo. Ha ancora un problema da risolvere però, l’organizzazione del baseball professionistico statunitense snobba i Giochi e questo è stato stigmatizzato nella discussione che ha seguito la proposta. Un vantaggio, invece, viene dal fatto che la Lega giapponese si fermerà durante l’Olimpiade e quindi i suoi giocatori potranno partecipare.
KARATE IL karate è uno sport molto diffuso nel mondo, ma diviso a livello dirigenziale. Per questa ragione dopo una lunga disputa legale si è arrivati alla soluzione che la federazione riconosciuta dal Cio aprirà la possibilità di qualificarsi per i Giochi a tutti gli atleti appartenenti anche alle altre organizzazioni non riconosciute.
SKATEBOARDING Carraro ha spiegato che lo skateboarding gli ha ricordato l’introduzione dello snowboard nel programma invernale. «All’inizio — ha detto — molti storcevano il naso, ma poi si sono resi conto quanta gioventù ha attirato questo nuovo sport sulla neve. Lo stesso avverrà in questa occasione. Sono ottimista».
ARRAMPICATA L’arrampicata è un’attività sportiva molto nuova, ma è facile da organizzare e ha un grande seguito non solo nei giovani. Anche il costo degli impianti è limitato. Le gare sono spettacolari e veloci.
SURF Prima della votazione il presidente delle federazione di surf, Fernando Aguerre, che non usa cravatte, ma il farfallino, è andato sulla spiaggia davanti all’albergo che ospita la Sessione, si è tolto le scarpe per assaggiare con i piedi nudi l’Oceano. Un rito propiziatorio. Avere portato questo sport è il più grande successo della sua vita. In tutto 474 gli atleti che si aggiungeranno ai 10.500 già presenti negli altri sport.
Gianni Merlo (da La Gazzetta dello Sport di oggi)

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