Udine, 3 settembre 2016. Sono un atleta fra i tanti, mi impegno al massimo per crescere e migliorare, perchè credo che i risultati, se arrivano, meritano il giusto riconoscimento. Da cadetto ho vinto un titolo italiano ed ai campionati italiani juniores di quest’anno, a Catania, sono salito sul podio, al terzo posto e mi sono sentito felice perché, mi sono detto, ho fatto una bella gara e certamente mi chiameranno, una convocazione, qualsiasi cosa che possa dire che si sono accorti di me. Anche perché, per me, che di soldi da spendere per le european cup, almeno per il momento non ne ho, una convocazione o qualsiasi altro segnale di considerazione, mi avrebbe ripagato. Certo non mollo! Sono ancora motivatissimo, ma in queste settimane sento parlare dei grandi risultati della programmazione, e più di qualche perplessità mi è sorta spontanea dopo aver letto la squadra che partirà per gli europei juniores a Malaga. Nella mia categoria partono in due. Uno di questi l’ho incontrato due volte quest’anno, all’Alpe Adria in gennaio e poi proprio agli junior ad aprile. Entrambe le volte ho vinto io. Per ippon. Mi auguro e gli auguro di fare bene agli Europei. Lo auguro a lui ed all’intera squadra, ma quello che continuo a chiedermi è: perché io, solo io del podio a Catania, non sono mai stato considerato nemmeno per un raduno? Spero ardentemente di non essere stato soltanto dimenticato e confido si tratti della stessa magica programmazione che ha portato Fabio Basile a vincere le Olimpiadi.
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