“Emozionata e felice di tornare”. È questo il sentimento che accende sempre Giorgina Zanette, una delle più grandi atlete del judo friulano e, certamente, la più grande del Dlf Yama Arashi Udine. Un sentimento il suo, che si accende anche questa volta, a poche ore dal ritorno sul tatami in via Marangoni che, per la prima volta, dopo una vita densa di esperienze straordinarie, la vedrà ricoprire il ruolo di insegnante. È moderatamente preoccupata ‘Jolly’, questo il soprannome di chi è salita ben dodici volte sul podio dei 48 kg ai campionati italiani assoluti, sei volte prima, una seconda, cinque terza, ma dal 1996 al 2000, ha messo al collo la medaglia d’oro per cinque volte consecutive. Erano anni in cui l’Italia, nei 48 kg, diceva sempre la sua con Giovanna Tortora, bronzo mondiale 1993 e 4 volte terza agli Europei, poi con Pina Macrì, bronzo mondiale 2001, un secondo e due terzi agli Europei. Ma c’era anche Jolly, che fu capace di ‘castigare’ molte grandi della categoria a livello mondiale (Frederique Jossinet, per dirne una) e, senza considerare i numerosi tornei internazionali che vinse, il risultato di punta fu soltanto sfiorato, quinta a Danzica 1994, settima ad Oviedo 1997, gli unici due campionati d’Europa individuali che disputò. Giorgina Zanette, per il Dlf Yama Arashi Udine, è una bandiera, per la sua forza di volontà impressionante, per la costanza, la perseveranza, la capacità di ricerca tecnica individuale, la capacità di lavoro e di sopportazione del sacrificio (senza darlo mai a vedere). Jolly è stata unica e speciale. E con lei quella squadra di Donne (la maiuscola è dovuta) che per dieci anni consecutivi ha disputato una finale nel campionato italiano a squadre conquistando nove medaglie. E con gli Uomini (la maiuscola è meritata) hanno fatto tutt’uno. Allenamento, solidarietà, empatia, amicizia. In una parola sola: Judo. Va detto che Giorgina Zanette ha sempre abitato ad un centinaio di chilometri dalla palestra del Dlf Yama Arashi e poi, alla fine della carriera agonistica, la vita, la famiglia, il lavoro hanno interrotto la frequentazione puntuale e regolare, mai il rapporto di affetto e stima che ancora oggi lega fortemente una Squadra (la maiuscola è doverosa) unita e forte, senza distinzioni né pregiudizi. Ora Jolly ha 51 anni, un marito e due splendidi figli, ed è “Emozionata e felice di tornare”, il Dlf Yama Arashi è orgoglioso ed onorato di poter contare su un’insegnante cresciuta nel club. Con il club. Un’insegnante, una Donna, che conosce i valori del judo e della storia di un club. Il suo. Buon lavoro Jolly!
Bruno ed Alice sul podio a Roncadelle
Buona prova per gli Yama-Esordienti che, nel Trofeo Italia disputato sabato e domenica a Roncadelle, hanno riportato un primo posto con Bruno de Denaro, un