Baku, ai fenomeni Bilodid e Takato l'oro del day 1

La giornata per gli azzurri è stata cruda, Francesca Milani ed Andrea Carlino sono stati eliminati al primo turno, rispettivamente per mano della cinese Xiong, con un waza ari al golden score e per ippon dall’ecuadoregno Lenin Preciado. La delusione dei due azzurri c’è ed è profonda, e ci mancherebbe, ma gli errori da addebitare a Francesca e Andrea, sempre che di errori di debba parlare, non appartengono in questo caso a timori o limiti, ma soltanto alle situazioni. Certo, in uno sport in cui le situazioni sono sempre diverse una all’altra, c’è poco da stare tranquilli, in ogni caso. “I nostri ragazzi devono essere più convinti delle proprie potenzialità – è stato coach Francesco Bruyere che ha messo ben a fuoco il problema – devono salire su quel tatami lucidi e cattivi per portare a casa il risultato. Il mondiale è una gara particolare, un grande palcoscenico in cui entrano in gioco tanti e diversi fattori, rischiare diventa complicato… ma è necessario per vincere”.
Il coraggio di rischiare non è mancato al 21enne Andrea Carlino, che sull’attacco di Preciado l’ha afferrato e lanciato indietro, soltanto che il sudamericano è riuscito ad agganciarsi e girargli sopra, marcando così il primo punto che ha condizionato anche l’attacco successivo. “Giornata da dimenticare – è sbottato più tardi Andrea Carlino – Penso di aver sbagliato l’approccio dell’incontro. Fin dall’inizio ho sentito il mio avversario più debole di me sulle prese e mi è stato tolto un waza ari che pensavo avessi messo a segno. Da lì sono andato a contatto con l’avversario e mi ha sorpreso”.
L’atteggiamento sul tatami di Francesca Milani, sempre aggressivo e finalizzato all’attacco, considera il rischio come un problema che, generalmente, è più dell’avversaria che suo. Questa volta però, la cinese Xiang si è fatta trovare sempre in anticipo sull’azione, neutralizzando così la pericolosità delle lunghe leve dell’azzurra. “Avevo ottime sensazioni, purtroppo non sono riuscita a fare quello che dovevo. – è stata l’interpretazione data da Francesca Milani – Oggi ho perso, ma sono consapevole dell’errore, quindi sono pronta e motivata a lavorare per i prossimi appuntamenti”.
Grandi protagonisti di questa prima giornata sono stati Daria Bilodid, atleta ucraina che quest’anno ha dimenticato il significato del termine ‘sconfitta’ e Naohisa Takato, che il significato della sconfitta l’ha dimenticato invece da due anni. Una differenza fra i due? L’età, il giapponese ha 25 anni, Daria Bilodid ne ha 17 più altri 345 giorni, entrando così nel guinness dei primati per quanto riguarda il judo. Ha scalzato Ryoko Tani (al tempo, non ancora sposata, si chiamava Tamura), fino ad oggi l’oro mondiale più giovane con i suoi 18 anni e 25 giorni al tempo del primo posto ottenuto a Hamilton 1993. Venerdì, seconda giornata di gare nella National Gymnastics Arena a Baku e, per l’Italia, sarà il turno per ‘rischiare’ nei 52 kg per Odette Giuffrida e nei 66 kg per Matteo Medves. Se varrà la candela, lo vedremo.
Risultati 1° giorno – 01_World Judo Championships 2018
48: 1) Daria Bilodid (Ukr), 2) Funa Tonaki (Jpn), 3) Paula Pareto (Arg) e Otgontsetseg Galbadrakh (Mgl)
60: 1) Naohisa Takato (Jpn), 2) Robert Mshvidobadze (Rus), 3) Amiran Papinashvili (Geo) e Ryuju Nagayama (Jpn)

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