Mondiale spietato, Medves è grande, ma Abe di più

Fuori uno, fuori due, fuori tre… No! Accidenti, il terzo turno è stato fatale per l’udinese Matteo Medves che, all’esordio nel campionato del mondo di judo, a Baku, ha inanellato un paio di vittorie da sogno. Ma il sogno vero sarebbe stato proprio superare anche quel terzo fatidico turno, perché dopo aver ‘abbattuto’ per ippon lo statunitense Vargas ed il togolese Olympio, Matteo Medves ha ritrovato il fenomeno giapponese, Hifumi Abe, 21 anni, campione del mondo in carica. L’udinese, 24 anni e vice-campione d’Europa 2018, ha incontrato Abe due mesi fa a Zagabria, nei sedicesimi del Grand Prix. Perse e prese le misure. A Baku, nella National Gymnastics Arena, Medves ha affrontato Abe come fa il gatto che insegue il topo, aggressivo e spietato. Per spaventare il giapponese ci vuole ben altro, ma Abe si è ritrovato chiuso nell’angolo, rintuzzato e disarmato. E quando ha portato un attacco, Medves lo ha aggirato con un’eleganza felina e ha ripreso subito a mettere l’avversario sotto pressione. Sanzionato, Abe ha cercato di reagire, ma è stato ancora Matteo ad attaccare, a destra e poi ancora a sinistra e Abe ci ha messo l’intuizione del talento, un colpo d’anca, semplice al momento giusto, waza ari. Subito dopo, mentre Matteo lo aggrediva ancora, Abe gli è andato incontro agganciandogli una gamba. Secondo waza ari, fine. Con 75 atleti in categoria, dopo due vittorie, Medves si è fermato ai sedicesimi e non c’è recupero, anche se Abe è in finale. “Questa mattina, durante il riscaldamento ho sentito che c’ero, ero attivo e concentrato. Mi sono detto, è la giornata giusta” ha detto Matteo Medves. “Ed i primi due incontri li ho gestiti bene – ha aggiunto – è stato con Abe il momento in cui mettere la marcia in più. L’ho fatto, ho spinto al massimo, ma quando ti trovi di fronte ad un avversario del genere, la sorpresa può arrivare in ogni momento. Il guizzo vincente purtroppo, l’ha trovato ancora lui. Anche questa volta. Sento che comunque ho fatto un altro passo in avanti, nella direzione di obiettivi più grandi e non c’è più il tempo per girarsi a guardare indietro. L’obiettivo è puntato soltanto sugli impegni futuri, da affrontare con tutta la consapevolezza e l’esperienza maturate. Anche oggi, soprattutto oggi!”.
52: 1) Abe (Jpn), 2) Shishime (Jpn), 3) Miranda (Bra) e Buchard (Fra)
66: 1) Abe (Jpn), 2) Serikzhanov (Kaz), 3) An Baul (Kor) e Zantaraia (Ucr)

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