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Mondiale day 4, bravissimi Gwend ed Esposito, ma ancora non basta

L’Italia sta bene, perchè i sette atleti che hanno combattuto fin’ora nella National Gymnastics Arena per il campionato del mondo a Baku, si sono battuti alla grande e hanno espresso grandi qualità di carattere, forza, resistenza. L’Italia sta male, perchè i sette atleti che hanno gareggiato in queste prime quattro giornate di gare, hanno disputato dieci incontri e hanno ottenuto tre vittorie. Anche oggi, giornata numero quattro del mondiale in Azerbaijan, sono saliti sul tatami Edwige Gwend e Antonio Esposito, che sono stati molto bravi, attenti, generosi, performanti. Ma sono usciti irrimediabilmente al primo turno la Gwend, al secondo Esposito.
Com’è andata a Edwige Gwend. Categoria 63 kg, Edwige ha affrontato la mongola Mungunchimeg Baldorj, n. 18 del ranking mondiale, con il piglio giusto e le idee chiare. È stato un match molto impegnativo, ma del quale Edwige non ha mai perso il filo, portando la forte mongola ad esaurire ogni risorsa. O quasi! Mancavano soltanto 5 secondi al termine, il tempo per un ultimo attacco disperato, buttato là, quasi a casaccio. È quello che Baldorj ha fatto, con un’azione sporca, quasi disperata, ma che ha colto l’attimo giusto cogliendo Edwige sullo spostamento non ha trovato la stabilità per resistere. Tempo finito, e così il mondiale di un’Edwige Gwend molto amareggiata. “Il judo è anche questo – ha detto – mi sentivo benissimo e penso di avere fatto l’incontro perfetto, tutto stava andando come doveva andare. Poi quell’attacco del cavolo ed è tutto finito. Adesso non so proprio cosa pensare”.
Com’è andata ad Antonio Esposito. Nella categoria degli 81 kg l’azzurro ha disputato due incontri eccezionali, il primo con il bulgaro Ivaylo Ivanov, n. 27 del ranking, che è stato messo in difficoltà fin dall’inizio ed è stato anticipato per 6 minuti, quando dopo 2 di golden score, è arrivata la terza sanzione per passività. Ancora più grande, Antonio lo è stato con Alexander Wieczerzak, tedesco e campione del mondo uscente che, un anno fa a Budapest, superò il nostro Matteo Marconcini. La forza mentale, la resistenza fisica, le strategie tecniche di Antonio sono apparse eccellenti per il tempo regolamentare, ma anche nel golden score quando, dopo 1’45”, ha lanciato una zampata coraggiosa e potente. La sensazione che il colpo fosse andato a segno è durata un istante, poi è apparsa chiara l’azione di schivata e rientro del tedesco. Accidenti se è stato bravo, ha meritato il punto, ma Antonio ha dimostrato ancora una volta di essere all’altezza dei più forti. “So di essere fra i più forti della categoria – ha detto – ma so anche che lui (Wieczerzak, ndr) mi ha studiato alla perfezione, l’ho capito da come mi aspettava, pronto a lanciarmi se solo avessi provato ad attaccare avanti. Sento di aver fatto tutto quello che dovevo e potevo. Mi sentivo e mi sento bene, eppure non è andata neanche questa volta”.
L’Italia sta bene, non è poca cosa e, prima di tirare le somme di questo mondiale, vediamo ancora cosa accade domani, quinta giornata riservata alla categoria dei 70 kg femminili con Carola Paissoni che affronta Ange Ciella Niragira del Burundi ed i 90 kg maschili con Nicholas Mungai che affronta Celtus Williams Abiola Dossou Yovo del Benin.
Classifiche quarta giornata
63: 1) Clarisse Agbegnenou (Fra), 2) Miku Tashiro (Giap), 3) Tina Trstenjak (Slo) e Juul Franssen (Ola)
81: 1) Saeid Mollaei (Iri), 2) Sotaro Fujiwara (Giap), 3) Alexander Wieczerzak (Ger) e Vedat Albayrak (Tur)
Risultati Baku prime_4 giornate

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