Domani, o forse lunedì, Rocco Sabelli entrerà nel suo ufficio di presidente-ad. L’assemblea della nuova società Sport e Salute ha approvato la nomina. Entrano nel cda pure Simona Cassarà e Francesco Landi. Saluti senza baci
È stata cancellata la norma dello statuto che prevedeva in caso di 2-2 nel voto del cda, la necessità per deliberare del sì del membro aggiuntivo di nomina Coni (il segretario Carlo Mornati). Un comma in evidente contraddizione con l’altro, che invece è rimasto: «In caso di parità prevale il voto del presidente». Una delle concessioni al Coni è dunque saltata. Nel saluto ai dipendenti del presidente Roberto Fabbricini e dell’ad Alberto Miglietta, i dirigenti uscenti, Giovanni Malagò, pur invitando tutti a«collaborare e mettersi a disposizione» ha criticato Sport e Salute, pure nel nome: «Senza senso – ha detto il presidente del Coni – demagogico, invendibile sul mercato». Malagò ha poi sottolineato: «In tutti questi anni tutti gli organi di vigilanza non hanno eccepito neanche su una riga». Come dire: perché cambiare? Miglietta ha citato il bilancio: «Il Ministero ci ha fatto i complimenti. Il valore della produzione sfiora i 150 milioni di euro, con un utile di oltre quattro milioni». Alle parole di Malagò, «ora c’è il rischio che si sfasci tutto», ha risposto Giancarlo Giorgetti. «Non è vero, noi siamo ottimisti – ha detto il sottosegretario allo sport – e vogliamo prendere le Olimpiadi. Andiamo d’amore e d’accordo». Per Gabriele Gravina, presidente Figc, e Gaetano Miccichè, numero uno di Lega A, la «piena operatività di Sport e Salute con l’arrivo di Rocco Sabelli è un’ottima notizia». Valerio Piccioni – La Gazzetta dello Sport di venerdì 10 maggio 2019