Il segnale di pace arriva con una lettera inviata dal sottosegretario con la delega allo sport Giancarlo Giorgetti a Giovanni Malagò: in base a «specifiche esigenze» il Governo è disponibile ad attribuire risorse aggiuntive al Coni, andando oltre i 40 milioni della quota indicata dalla legge di Stabilità. Un gesto che dopo tante freddezze e distanze, riavvicina in qualche modo le parti. Restano diversi scogli nel rapporto, primo fra tutti quello della legge «sport» al Senato, ma c’è un’apertura che consente di sbloccare il contratto di servizio con Sport e Salute. Ora si firma
Anche perché viene dopo quella frase pronunciata mercoledì al Foro Italico dallo stesso Giorgetti: «Le politiche sportive le fa il Coni». Un riconoscimento che va oltre il recinto della «preparazione olimpica». Comunque le nuove risorse, lo dice la lettera, dovranno essere attribuite coerentemente con la mission affidata dalla legge al Coni, che però si presta a interpretazioni più o meno estensive. Scrive Giorgetti nella risposta a una riflessione sollecitata da Malagò: «Resta inteso che qualora dette risorse (i 40 milioni, ndr) risultassero insufficienti, nel quadro programmatico, ad assicurare la partecipazione istituzionale ed il supporto a specifiche manifestazioni internazionali, il Governo assicura la disponibilità ad appostare idonei stanziamenti a garanzia del rispetto degli obblighi connessi alla mission stessa del Coni». Orgoglio e dubbi
È probabile che cali un po’ di tensione. L’altra sera avevamo incontrato Alessandra Sensini, velista olimpionica, oggi vicepresidente del Coni, entrare nell’atrio del palazzo «H» e pronunciare una frase: «Noi entriamo sempre qui dentro a testa alta». Parole che simboleggiavano un orgoglio spezzato, la frustrazione per un cambiamento che proprio non si riesce a capire. Il segnale di pace potrebbe arrivare anche al suo stato d’animo. Come a quello di Giuseppe Abbagnale, il presidente del canottaggio, che ha parlato di «dubbi che restano tutti dopo il monologo di Sabelli», l’illustrazione alle federazioni dei progetti di Sport e Salute da parte del presidente-ad. «Forse ci aspettavamo qualche risposta in più – aggiunge Gherardo Tecchi, il presidente della ginnastica – È importante che si trovi una sede e un modo per un dialogo fra la nuova società e le federazioni, che hanno un’attività complessa. Ben vengano i criteri oggettivi per i contributi, ma poi bisogna trovare il modo comunque di parlarsi». Sabelli e il «dialogo»
Lo stesso Sabelli manifesta un’apertura: «Le federazioni mi hanno chiesto la disponibilità per un dialogo più diretto e intenso – dice all’Adn Kronos – Che ovviamente ho offerto, ci siamo riservati di trovare una forma efficiente a questo dialogo, perché gli organismi interessati sono tanti». Quanto all’altro dialogo, quello con il Coni, la firma di oggi sarà una pagina nuova. Il contratto di servizio rappresenterà la linea guida, ma per il resto c’è ancora molto da scrivere.
Valerio Piccioni – La Gazzetta dello Sport (venerdì, 2 agosto 2019)