GEMONA. Nove bacini di utenza per la pratica sportiva in Fvg, che ha registrato investimenti regionali per venti milioni di euro. È il quadro emerso ieri nel convegno “Focusport Fvg 2019”, promosso dalla Regione con il Coni Fvg e il supporto di Anci Fvg e ComPa Fvg, a Gemona e al quale hanno preso parte l’assessore regionale Tiziana Gibelli, il presidente del Coni regionale Giorgio Brandolin, ospitati dal sindaco della Città europea dello sport, Roberto Revelant. Il convegno, che proseguirà anche oggi, è finalizzato ad avviare un percorso di gestione e pianificazione delle risorse pubbliche e degli investimenti a favore del patrimonio infrastrutturale sportivo: «Nel 2018 la Regione ha profuso uno sforzo eccezionale sulla manutenzione straordinaria dell’impiantistica sportiva – ha indicato Gibelli – ma sul territorio insistono molti impianti che spesso gravano sulle casse di un singolo Comune e per i quali la manutenzione è essenziale. Le risorse non sono però infinite e, se da un lato è necessario razionalizzarle, dall’altro dobbiamo mantenere un alto standard di qualità degli impianti grazie al quale possiamo vantare tanti campioni a livello nazionale e mondiale». Con i bandi avviati a partire dal 2015 la Regione ha già messo a disposizione 20 milioni e 83 mila euro per impiantistica e attrezzature sportive, ai quali si aggiungono 2 milioni e 650 mila euro per interventi speciali mentre ulteriori 35 milioni e 870 mila euro sono inseriti nelle intese per lo sviluppo 2017-18-19 e concentrazione regionale Fvg-Enti locali 2019-21. Nel corso del convegno sono stati individuati nove bacini di utenza sportiva in regione dove la pratica sportiva è molto variegata: nel goriziano al primo posto il calcio (40%), seguito dalla danza sportiva (37%) e dalla vela (23%), mentre a Trieste spiccano la vela (52%) la danza sportiva (26%) e il calcio (22%); nel basso Friuli, il calcio con il 48%, seguito da nuoto (35%) e motociclismo (17%). Nel medio Friuli, con il 53%, lo sport più praticato è il calcio seguito dall’atletica leggera (24%) e dalla danza sportiva (23%); nell’alto Friuli primeggia il calcio con il 47%, poi il nuoto (27%) e con il 26% la danza sportiva. Nella Valcanale lo sci con il 72%, seguito da calcio (15%) e atletica leggera (13%). In Carnia sempre in vetta lo sci (55%), tallonato da calcio (31%) e atletica leggera (14%). Nel Pordenonese-Sacilese-Sanvitese prevale il calcio (48%), seguito da atletica leggera (27%) e tennis (25%). Nel Maniaghese, lo sci al 35%, le arti marziali al 34% e il calcio al 31%. Il convegno riprende oggi al centro Glemonensis dalle 10: è prevista la presenza del presidente della Regione Massimiliano Fedriga. —Piero Cargnelutti – Messaggero Veneto, 14 settembre 2019
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