Un mese fa è stato uno dei pontieri più attivi per far dialogare Di Maio e Zingaretti, fra l’altro offrendo la sua abitazione per il primo vertice fra i leader di 5 Stelle e Pd, che ha portato al Conte 2. Ora Vincenzo Spadafora deve invece riavvicinare Giovanni Malagò e Rocco Sabelli. Nei giorni scorsi, aveva visto il presidente-ad di Sport e Salute. E oggi i due si rivedranno. Di certo il neoministro dello sport ha incontrato in mattinata il presidente del Coni con il segretario generale Carlo Mornati. E le «consultazioni» proseguiranno stamattina con i presidenti federali: arriveranno Paolo Barelli (nuoto) e Gabriele Gravina (calcio). Poi domani Spadafora volerà a Doha per i Mondiali di atletica, il suo debutto internazionale. E a proposito di viaggi all’estero, Malagò ha annunciato che il neoministro andrà presto a Losanna per incontrare il presidente del Cio, Thomas Bach. Sarà il modo di affrontare il tema delle dure critiche del Cio alla legge delega approvata dal Parlamento. Si è discusso anche della «legge olimpica» da approvare per Milano-Cortina 2026. Argomento su cui il Ministro, parole di Malagò, «mi è sembrato molto preparato, come su tutti i temi. Sono rimasto sorpreso». Per il presidente del Coni si è trattato di un incontro «positivo e propositivo».
Oggi i 60 milioni?
Quanto ai pessimi rapporti Coni-Sport e Salute c’è molto riserbo. Anche perché i giorni passano, le distanze non si accorciano ed entro il 30 settembre dovrebbe essere firmato il contratto di servizio figlio dell’accordo firmato da Malagò e Sabelli ai primi di agosto. Nel frattempo oggi potrebbe arrivare dalla Camera l’attesa notizia dell’approvazione dell’assestamento di bilancio con i 60 milioni aggiuntivi per lo sport riguardanti l’anno 2019. Mentre Sabelli ha riunito il Cda di Sport e Salute per cominciare a discutere dei parametri dei contributi per il 2020.
Valerio Piccioni – La Gazzetta dello Sport (mercoledì, 25 settembre 2019)