kaori_yamaguchi_hero_1000x409

Yamaguchi: “Rinvio, miglior soluzione”

Tokyo. I dubbi aumentano di ora in ora alla luce della diffusione planetaria della pandemia da coronavirus e anche all’interno del Comitato olimpico giapponese (Joc) si leva una prima voce favorevole al rinvio delle Olimpiadi di Tokyo. “Mi domando chi di noi possa essere contento di ospitare le Olimpiadi in luglio mentre tutto il mondo sta attraversando una tale tragedia capace di travolgere un numero così elevato di persone”, si è chiesta Kaori Yamaguchi, ex campionessa di judo e medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Seul nel 1988, in un’intervista al quotidiano Asahi, così da incrementare la pressione sul comitato olimpico internazionale aggiungendo la sua opinione a una serie di personalità di rilievo favorevoli al rinvio dei Giochi, in programma dal 24 luglio al 9 agosto.

Tokyo 2020: Yamaguchi punta il dito sull’omertà

A suo avviso occorre dare la priorità allo stato d’animo degli atleti, impossibilitati ad allenarsi per il dilagare sempre più allarmante della pandemia da Covid-19. Per contenere i rischi di un’espansione del coronavirus in Giappone, le autorità hanno interrotto i calendari sportivi della stagione del baseball, della J-League del calcio, così come tutti i principali tornei scolastici sportivi. Yamaguchi ha puntato il dito contro l’omertà su questo tema nel Sol Levante e l’ha paragonata al periodo finale della Seconda guerra mondiale. “In Giappone, nelle fasi finali del conflitto molte persone sentivano di non poter esprimere la loro opinione pur sapendo che il Paese avrebbe perso la guerra. Allo stesso modo molti membri del Comitato olimpico giapponese (Joc) oggi si sentono scoraggiati nell’affermare che un rinvio dei giochi possa essere in effetti la migliore soluzione”, le sue parole.

Vedi anche Judo Inside

L'articolo ti è piaciuto?
Condividilo sui social!

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
In evidenza

Articoli recenti

Addio carissima Nina

Abbiamo condiviso davvero tante cose insieme, carissima Nina. Assieme a te, Maurizio, Elisa e Carlotta, abbiamo riso, abbiamo pianto, abbiamo gioito, ci siamo consolati, sui

Leggi tutto »