20200418_Gianco

Quando la tempesta sarà finita… (7)

Cosa sarà? Dopo aver riportato il pensiero di alcuni giovani, nello specifico Eva, Margherita e Lorenzo, la domanda su come si trasformerebbe il judo in assenza di contatto è stata messa a disposizione di un Maestro, uno che ha fondato lo Skorpion due volte. La prima volta 40 anni fa a Pordenone, l’altra in tempi più recenti a Queretaro, in Messico. Giancarlo Pizzinato per intenderci, non è semplicemente un Maestro di judo, ma è un amico nell’accezione più profonda e romantica del termine, un grand’uomo generoso, intelligente, intraprendente che, quand’eravamo giovani e Lucio Battisti cantava “quel gran genio del mio amico” non potevo fare a meno di pensare a lui, Gianco. Forse questa è la prima volta che glielo dico…

DOPO IL CORONA VIRUS

“Ci si interroga su come cambieranno le nostre abitudini dopo questa esperienza globale, perché si, cambieranno”.

“Prima di tutto la nostra scala di valori, sapremo apprezzare di più le cose che davamo per scontate, come la libertà di muoversi, il tempo libero e la qualità delle relazioni affettive”.

“Vivremo sapendo che da un giorno all’altro potrebbero ordinarci di restare ancora in casa, per un ritorno di questo virus o per altri nuovi che arriveranno e questa volta saremo tutti più preparati”.

“Avremo imparato ad usare le nuove piattaforme per continuare gli studi, per continuare a lavorare da casa, per stare vicini alle persone distanti. Avremo pronti i nostri passatempo, i nostri attrezzi per l’attività motoria ed i nostri libri che sempre ci aspettano pazienti, e l’armadietto con scorte di mascherine, guanti e disinfettanti”.

Ma che sarà del judo e degli altri sport di contatto?

“Considerando che arriveremo ad avere un vaccino ed i medicinali per curare i sintomi del contagio, con il tempo, tutto tornerà come prima, però, con una maggior attenzione all’igiene ed alla profilassi e dovremo sicuramente applicare le linee guida del ministero della salute, che ci obbligheranno alle misurazioni della temperatura corporea e alle disinfestazioni giornaliere dei punti a rischio”.

“Nasceranno inoltre nuove macchine per igienizzare i locali e trattare l’aria e le palestre che le adotteranno  per prime, saranno tra le più richieste”.

“Ma nel frattempo, anche la didattica dovrà adattarsi al distanziamento sociale, prediligendo, in classi con numero di partecipanti ridotto, la ginnastica di riscaldamento e le progressioni didattiche adottando kata e metodi che consentono di praticare da soli, senza il compagno come ad esempio la prima parte del  Seiryoku Zen’yo Kokumin Taiiku no Kata ed il Tandoku Renshu, di quest’ultimo, troverete su youtube decine di proposte dei migliori judoka del mondo. Per il resto sarà richiesto a tutti gli insegnanti di attivare al meglio la propria creatività per favorire maggiormente il lavoro senza compagno nella gran parte della lezione. Per il lavoro a coppie potrebbero essere adottate delle mascherine progettate proprio per un uso sportivo”.

“Differente il destino dei grandi stage che penso potranno ripartire solo dopo una totale scomparsa del pericolo di contagio”.

“Semplici considerazioni, fatte con tanto tempo libero, da condividere tra judoka”.

“Dopo il corona virus? Saremo tutti un po’ migliori”.

L'articolo ti è piaciuto?
Condividilo sui social!

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
In evidenza

Articoli recenti

… Non ci fermiamo mai!

Terminata la stagione agonistica, i nostri ragazzi proseguono senza sosta gli allenamenti, anche fuori dal Palasport Benedetti. Di seguito qualche foto ricordo degli stage di

Leggi tutto »