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“Ci siamo riuniti e…” alcune note sul consiglio di ieri

La tempesta non è finita, ma si vedono sprazzi di chiaro oltre le nubi.
Ci siamo riuniti nel bel mezzo della pandemia, non per deliberare, non per pianificare, ma solamente per sentire come stavamo, come vivevamo la situazione, e per vederci da dietro le telecamere. 
Ieri ci siamo riuniti nuovamente, ma con un altro spirito. Letti i nuovi decreti abbiamo cominciato a sperare, a fantasticare abbiamo acceso e scaldato i motori e una volta ricevute le linee guida della federazione abbiamo ritenuto che è arrivato il momento di ripartire.
Le limitazioni sono importanti, ma tecnici e atleti hanno iniziato a immaginare e scervellarsi su come potrà essere un allenamento di judo adesso.
Altri del club stanno seguendo attentamente l’aspetto logistico e organizzativo, quanto spazio, quali orari, quanti presenti, gel, mascherine…
Altri si occupano degli aspetti della sanificazione…
e così, come negli eventi che organizziamo, anche in quest’occasione la macchina organizzativa si mette in moto!
Siamo pronti dunque, con il 3 giugno ripartiamo e gli orari, probabilmente, li potremo comunicare già in settimana! 
Riprenderemo le attività per tre classi di età: Esordienti Cadetti, Jun-Sen, e amatori.
Le attività saranno ovviamente senza uke, senza contatto, dovremo abituarci a una nuova realtà e a confrontarci con nuove difficoltà, ma è il judo è proprio questo, sapersi adattare alle situazioni. Ed anche se non faremo prese proiezioni, stimoleremo creatività e fantasia per affrontare qualsiasi difficoltà. 
Ripartiamo anche con nuova consapevolezza: il senso di responsabilità sul quale abbiamo avuto modo di riflettere quando si avvicinava la pandemia e durante il lock down. Adesso il nostro uke incarna questo concetto: saremo tutti scrupolosi e attenti nel seguire regolamenti e linee guida, nel dare una mano a preparare la palestra, lasciare pulito, sanificare etc. Saremo separati, isolati, ma mai come ora i nostri comportamenti avranno effetto sui nostri compagni. È il senso di essere squadra, sentirsi squadra, fidarsi del proprio compagno e prendersi cura di lui.
È arrivato il momento che abbiamo tanto atteso, siamo pronti a ripartire: con tutto l’entusiasmo, ma anche con la responsabilità e la consapevolezza che quest’esperienza impone.

(Francesco Segatti, martedì 26 maggio 2020)

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