“Come lo sport ci allena alla vita”: Fight the Cancer in ricordo di mamma Anna
“La vita bussa e non aspetta il consenso ad entrare. Entra. Ci meraviglia, ci sorprende, ci spiazza, ci toglie, ci dà… cambia i nostri piani e ci mette alla prova. Nei giorni difficili che essa racchiude incontriamo le nostre forze superiori. Troviamo un senso, un significato, una ragione. Una volta scalata la montagna che ci sembrava impossibile conquistare la guardiamo farsi piccola laggiù alle nostre spalle. È in quel momento che ci ritroviamo più forti di prima.”
La storia di papà Cristiano e dei figli Irene e Nicholas Mungai, fratelli molto conosciuti nel panorama judoistico e non solo, è di quelle che lascia senza respiro. Una storia di sofferenza, indubbiamente, ma anche una storia di rinascita per una famiglia che ha dovuto affrontare un lutto improvviso e devastante e che, grazie anche allo sport, ha saputo rialzarsi e ora si batte per portare avanti i sogni di chi non c’è più. Per portare avanti i sogni di mamma Anna Maria.
“Occhi verdi”(così la chiamano amorevolmente), ingegnere ed insegnante di judo, aveva solo 47 anni quando, sei anni fa, un carcinoma maligno allo stomaco l’ha strappata all’affetto della sua famiglia nel giro di soli 7 giorni. Senza darle neanche il tempo di lottare.
“Mamma è stata una madre meravigliosa, so che sono di parte, ma è così – la ricorda Irene – Era una persona solare, estremamente positiva, sempre a disposizione per tutti. Crediamo che il suo insegnamento più grande sia stato quello di non lasciarsi abbattere dalle avversità e dagli insuccessi che inevitabilmente la vita ci pone davanti. Ci diceva sempre una frase, che ancora adesso ci fa sorridere: “Fai la presa alta”, ce lo diceva sempre prima di una gara, ma anche prima di un esame, una verifica. Ovviamente non si riferiva all’ambito tecnico della lotta sulle prese, anche perché siamo sempre stati troppo bassi per lavorare con quel tipo di impostazione, ma si riferiva all’atteggiamento da tenere di fronte alle difficoltà.”
Elaborare il lutto, specie se si tratta di qualcuno così importante nella propria vita, è un processo lungo e complicato, ancor di più forse quando colpisce così, “senza avvisarti”, ed è allora che per provare a superarlo la famiglia Mungai si rifugia in una delle più grandi sicurezze fino a quel momento, lo sport, che si rivela essere un’arma in più per affrontare questo momento così difficile:
“Il Judo, soprattutto inizialmente, è stato un po’ un’isola felice in cui rifugiarmi, mi permetteva di sfogare almeno un minimo il dolore che provavo – ci ha raccontato Nicholas – Uno dei punti di forza di questa disciplina è proprio questo: è uno sport in cui veramente è possibile sfogare tutte le proprie ansie e frustrazioni in quanto è possibile combattere ad un’ intensità elevata senza recare danno all’altro”. “A me il judo ha insegnato a cadere, anche metaforicamente, ma soprattutto mi ha insegnato a rialzarmi. E così è stato. – fa seguito la sorella Irene – Sono stata ferma un anno, il pensiero di non trovare mamma nei palazzetti mi toglieva il respiro. Fortunatamente mi son ricordata d’essere una lottatrice, mi sono rialzata e mi sono messa in gioco in un’altra disciplina: il brazilian jiu-jitsu. Lo sport mi ha insegnato che anche quando si è a terra è possibile combattere ancora, sul tatami e nella vita.”
Ed è proprio dopo essere riusciti a metabolizzare questo lutto, grazie anche all’aiuto dello sport, che nel 2017 Irene, Nicholas e papà Cristiano danno vita a “Fight the Cancer”, un evento benefico che si svolge il 26 novembre, nella ricorrenza del compleanno di “Occhi verdi” , che ha come scopo quello di illuminare un giorno che inevitabilmente ora si è tinto di nero. Come? Continuando idealmente la battaglia di mamma Anna e ricordandola in modo speciale, trascorrendo una serata sulla materassina assieme a parenti, amici e semplici appassionati delle arti marziali praticate in famiglia.
“Fight The Cancer è stare insieme sul Tatami, divertirsi e lottare facendo Judo e Bjj – ci ha raccontato Irene – Di anno in anno atleti di livello internazionale ci hanno gentilmente offerto il loro sostegno e per ora siamo riusciti a portare sul tappeto più di 300 persone. In ogni edizione viene organizzata anche una raccolta fondi il cui ricavato viene puntualmente devoluto interamente ad associazioni che si occupano di Lotta contro i Tumori.
Quest’anno, vista l’emergenza coronavirus in corso, l’evento si svolgerà online, così da garantire il rispetto delle normative vigenti. Si tratterà di una vera e propria chiacchierata con i tre meravigliosi ospiti Federico Caliri, Adele Ravagnani e Edwige Gwend e avrà come argomento centrale il tema “come lo sport ci allena alla vita”. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a tutte quelle persone che per un motivo o un altro si ritrovano ad affrontare un periodo difficile. Vorremo mandare un messaggio di speranza, invitarli a continuare a combattere perchè prima o dopo il sole torna a splendere. A volte è banale dirlo ma è davvero la verità. A tutto c’è una spiegazione, e tutto torna. Mamma diceva “prima o poi alla fine andrà tutto bene, e se per ora non va, allora non è la fine”.
L’evento sarà trasmesso in diretta domenica 29 novembre a partire dalle 16.00 sul canale YouTube “Fight the Cancer” e gli spettatori potranno interagire con gli ospiti mediante la chat. Abbiamo anche aperto una raccolta fondi sul sito “GoFundMe” il cui ricavato andrà devoluto interamente alla LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i tumori: il mio sogno principale è quello di riuscire un giorno ad aprire la mia associazione ed aiutare ancor più nel concreto coloro che affrontano una malattia o un lutto. Mi piacerebbe aprire la “Casa Occhi Verdi” dove potrò ospitare chi avrà bisogno di un angolo tutto per sé, dove potremo fare sport, imparare a cadere e rialzarci tutti insieme!”.
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