Sono come dei direttori d’orchestra sul tatami, col compito di far danzare i judoka secondo i movimenti del judo. Sono delle guide col compito di dare quella scintilla capace di creare curiosità, voglia di migliorare, di approfondire. Sono i coach che dirigono il Winter Camp. E se proprio stamattina abbiamo ricordato la loro presentazione, è loro anche la voce con cui continuiamo questo viaggio nel Winter Camp 2021.
Le emozioni ancora vive dei coach…
ALBERTO BORIN:
Fare la borsa sapendo di tornare a casa, in famiglia. La carica di poter trasmettere quello che sai, con la speranza che possa aiutare quei giovani ad arrivare dove desiderano!
Il “chi me lo ha fatto fare” stampato nei loro occhi ad inizio sessione e il “ne è valsa la pena” di risposta durante lo stretching. Stanchi ma felici e uniti dalla passione comune per il judo.
SILVIO TAVOLETTA:
La più grande mancanza del judo del 2021 è che non c’è il Winter Camp. Da settembre era il pensiero dei ragazzi, la paura di non ammalarsi durante le feste per arrivare pimpanti allo stage. Mi vengono in mente parole che sembrano banali ma, pensando al Winter Camp, io penso all’amicizia, confronto, sorrisi, piacere di essere proprio lì e da nessuna altra parte.
Da coach ti senti orgoglioso, sei in tensione perché hai davanti tanti ragazzi che aspettano di vedere te a lezione… Penso a Ezio che è ovunque e sempre… E poi Milena, il media Team che è costantemente lì a sorprenderti e a dar forma alle emozioni… e poi il sorriso discreto di Enzo… E poi judo, judo e ancora judo come nessuno potrebbe immaginare e realizzare. Le emozioni che ricordo più di tutte sono quelle che ho provato durante la presentazione dei coach… protagonisti tra i protagonisti… perché tutti i judoka al Winter Camp sono al centro dei loro sogni… e questo è unico.
Se questo è il ricordo di quello che abbiamo vissuto insieme un anno fa, conosciamo bene anche quello che è successo dopo il winter camp. Ed è stato qualcosa di forte come traspare dalle parole di ALJAZ SEDEJ:
“This year was very special for me and my family. In July my second son was born and in September we bought a house, I finished my masters and another diploma. But above all this amazing things we also had some unpleasant moments. The emotion of the year for me is fear and love. When me and my family got sick with covid-19, I was really afraid, especially for my younger son who was 3 months old, but this situation brought me and my family closer together. So fear and love it is!”
PILLOLE DI WINTER CAMP – I vostri contributi:
ARRIVATO DA CARMELO MATTIA ITALIA – JUDO CLUB SIRACUSA DOMENICA 03/01
Winter camp è… un’esperienza unica, bellissimi ricordi… da rifare!
ARRIVATO DA EVA CASTELLANI DOMENICA 03/01
Per me il Winter Camp è uno stage bellissimo, un punto di ritrovo per il judo e anche rincontrare le amicizie sparse per l’Italia! Uno stage che serve per maturare sia fisicamente che mentalmente!
ARRIVATO DA MARVIN BEDEL DOMENICA 03/01
ARRIVATO DA SOFIA CITTARO LUNEDI’ 04/01
ll Winter Camp per me è sempre un’emozione: è qualcosa che si aspetta tutto l’anno. Ormai è una tradizione: si sa sempre che quel 3 gennaio arriverà, anche se quest’anno è decisamente diverso. Questo stage è una tappa importante per la stagione di noi judoka perché qui si imparano soluzioni nuove, si provano quelle allenate in palestra, e inoltre, ci si può confrontare con judoka molto forti.
La cosa più bella di questo stage per me è l’amicizia perché il Winter Camp è sia un’opportunità per stringerne di nuove sia per rafforzare quelle già esistenti.
ARRIVATO DA MICHELLE KAMANO LUNEDI’ 04/01
Per me il Winter camp è gioia ma allo stesso tempo botte e amici. Gioia perché faccio lo sport che mi piace e perché posso confrontarmi con tante persone, botte sia in senso negativo che positivo perché sono contenta di andare a fare allenamento ma poi ne esco distrutta (mani aperte, scotch ecc.), amici perché sono giorni in cui riesco ancor più del solito a fare gruppo e trovare del tempo per stare assieme!
ARRIVATO DA PAOLA, RANIERI E LUDOVICO – ASD DOJO TRIESTE LUNEDI’ 04/01
“Un palazzetto gremito di atleti, di sudore, di giovani. Che meraviglia! Tanti tanti straordinari ragazzi e istruttori a darsi appuntamento ogni anno al Winter Camp su un tatami sudato e carico di aspettative per il futuro. Per ora sono solo ricordi, ma i ricordi sono il terreno fertile su cui ancorare i piedi per riprendere insieme il cammino e alzare alte le mani per testimoniare che siamo qui, siamo pronti a combattere di nuovo, ancora e sempre.