“Preparazione assente, ma motivazione super”. È questa la sintesi semplice e chiara fatta da Lorenzo Bronzin al termine delle gare disputate ieri nel PalaCrisafulli a Pordenone, in occasione dei campionati italiani master.
“Mio fratello ha spinto tantissimo per provarci… -ha detto ancora Lorenzo- Mirko ci ha messo una mano da “papà” al corso amatori per creare un clima da master… siamo arrivati credibili. Mio primo incontro… pensavo di chiuderlo subito, ma non ho mai fatto con pesi così… ci ho messo un pò. Secondo incontro mi son fatto fregare, mentre pensavo di fare la stessa cosa… è judo… e mò me lo ricordo!”.
Davide Bronzin è il fratello di Lorenzo, uno che fu aggregato al corso agonisti dello Yama Arashi che pesava appena 30 kg, questo se non altro fu quello che disse un giorno qualsiasi del 1988 o giù di lì, nel momento in cui venne messo in coppia per un randori con chi, evidentemente, pesava almeno il doppio di lui.
“Ma peso trenta!!!” (cit.) gli rimase appiccicato addosso come un soprannome, anche se solo qualche anno più tardi, a sedici anni, si guadagnò la cintura nera con il quinto posto ad un campionato italiano. Nei 55 kg…
A Pordenone Davide ha gareggiato nei 66 kg: “Certo che sti 66 kg son proprio forti altro che garetta… -ha detto- Eh si e inoltre devo dire che ho incontrato persone che fanno un ottimo judo e, onestamente, come prima gara dopo 25 anni, avendo ripreso da solo tre mesi, è stata un pochino “sfidante”.”
“Una grande giornata -l’ha definita Davide nel suo commento personale- rivedere dopo 25 anni un palazzetto dello sport del quale avevo ancora ricordi, allestito con i tatami e partecipare ad una gara con uno spirito e maturità diversi è stato impagabile.
La preoccupazione per la tenuta fisica, il non conoscere le nuove regole e il nuovo modo di fare judo, non avere un allenamento adeguato non hanno giocato a mio/nostro favore, ma nel complesso dopo 3 incontri alcune importanti certezze, ce la portiamo a casa.
Un gran ringraziamento allo yama arashi e ai suoi maestri, e grazie a Cristiana che ci ha mandato allo sbaraglio con la sua “garetta-giusto-per-vedere-il-livello” 🙂
Magari la prossima volta partiamo con un torneo regionale di test eh…. :), giusto per prendere confidenza…
Un saluto a beppe, cristiana e sandro che sono venuti a vederci e a Milena che ci ha guidato!”.