Gli errori si pagano sempre. Non c’è scampo e lo sa bene Alice Bronzin che ha pagato con una squalifica ed il quinto posto nei 44 kg la sua prima esperienza all’European Hopes Cup che si concluderà domenica ad Hoce, in Slovenia.
Seguita da coach Laura Scano, Alice ha iniziato la sua gara nei quarti di finale, essendo otto le atlete in categoria, e senza particolari patemi ha ottenuto la vittoria per ippon di immobilizzazione sulla bosniaca Milica Hrzic.
In semifinale con l’ungherese Emma Schrodl, Alice è passata subito in vantaggio con wazari di o uchi gari al primo attacco, dopo pochi secondi dall’hajimè. Ciononostante, Alice Bronzin ha continuato a proporsi all’attacco con l’obiettivo di anticipare la rivale, una scelta questa, che ha pagato con due sanzioni per falso attacco.
Fermata dal matè su un sankaku gatame praticamente consolidato (va detto che sono state fermate con il matè tutte le azioni di sankaku, come se il regolamento sloveno avesse aggiunto un punto di maggiore tutela per gli U15), su un’azione successiva in cui Emma Schrodl ha imposto la presa passando avanti a destra con l’anca, Alice ha risposto d’istinto avanzando con l’anca a sinistra e l’aggancio della gamba da dietro è stato certamente involontario ma altrettanto palese.
La conseguente squalifica ha negato la possibilità all’atleta udinese di salire sul tatami per disputare la finale per il terzo posto con la serba Ina Stojanov.
