Seconda giornata di Judo Winter Camp ed è stata anche, come d’abitudine, la giornata in cui si è tenuta la cerimonia di apertura, dedicata sostanzialmente alla presentazione dei docenti ed alla foto ufficiale. Le parole rivolte da Milena Lovato, a nome del Dlf Yama Arashi, prima di annunciare i nomi dei tecnici “special-guest” sono state indirizzate a tutti i presenti, atleti piccoli e grandi, tecnici e rappresentanti di società italiane ed estere, per la rinnovata fiducia.
“Ancora una volta siamo qui in milleduecento -ha detto- ed il pensiero non può non andare a ventisei anni fa, quando quest’esperienza ebbe inizio. Eravamo in quaranta con Mojmir Kovac in uno chalet di Andreis ed il judo in una palestra a Montereale”.
Poi la parola è passata al tatami, che è sempre l’aspetto centrale con i suoi tecnici che si susseguono con spunti didattici brillanti e pillole di genialità. Sabato è stato il turno di Petra Nareks e Jenny Gal per il primo gruppo degli under 15, di Francesco Bruyere e Fabio Basile per il secondo gruppo dei cadetti e di Fabio Barni per gli junior senior.
Le proposte tecniche hanno catturato sempre l’attenzione degli atleti che le hanno applicate con impegno, dai rovesciamenti di Jenny Gal al ko uchi maki komi di Petra Nareks o dal sankaku da dietro di Francesco Bruyere all’o uchi gari di Fabio Basile, mentre Fabio Barni si è dedicato agli junior-senior. Gli interventi didattici sono stati replicati nel pomeriggio, ma cambiando il gruppo per ciascun docente.
“L’emozione/l’immagine che mi ha colpito di più ieri -è stato il commento di Agnese Piccoli- è stata rivedere Ezio in tatami. Per tanti motivi. Perché da quando “vivo” il winter camp, lui c’è sempre stato e quindi per me è come uno di famiglia che torna (era parecchi anni che non dirigeva un allenamento). Questo per quanto riguarda il lato “sentimentale”. E poi perché l’ho vissuto come un messaggio fra le righe “ripartiamo dal tatami, ripartiamo dal judo” … ecco, dopo tutto quello che ci ha “travolto” in questo periodo, è stato un segnale per me molto forte e non scontato”.
La giornata numero due però, è stata speciale anche per gli eventi collegati, con trecento giovani a far festa nel Party U21 e la calorosa partecipazione alla cena dei capidelegazione. Entrambi gli eventi sono ampiamente documentati nelle nostre photogallery, ma due in particolare sono le immagini che catturano la nostra attenzione, quella di Ezio, Pino e Fabio insieme, tre ori olimpici rispettivamente 1980, 2000, 2016, cui è stato fatto un piccolo omaggio da parte del Media Team Fvg e l’altra, lasciamo a voi il piacere di indovinare qual è.