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Poker di bronzo a Zagabria, non accadeva in Grand Prix dal 2014

Zagabria, 1 ottobre 2017. Matteo Medves, Antonio Esposito, Nicholas Mungai, Giuliano Loporchio, tutti hanno una medaglia di bronzo al collo conquistata nel Judo Grand Prix a Zagabria, tappa del World Judo Tour con 294 atleti da 47 nazioni. Quarantasette nazioni rappresentano un contesto qualificato e quattro medaglie non sono neanche poche. In quest’occasione per l’Italia sono valse anche come biglietto per l’elite di nazioni con più medaglie, in compagnia di Giappone, Ungheria, Francia e Brasile. Mica male… Fra l’altro, se proprio si vuole cercare un altro Grand Prix con quattro azzurri sul podio, è necessario un salto indietro fino all’ottobre 2014, Astana, quattro terzi posti anche quella volta, con la differenza che allora furono tutte femminili: Valentina Moscatt, Giulia Quintavalle, Edwige Gwend, Assunta Galeone, mentre a Tbilisi in marzo fu memorabile, due primi posti con Gwend e Galeone, due secondi con Forciniti e Facente, Italia seconda nel medagliere. Ma a Zagabria si è trattato di una cosa diversa, perché a determinarla sono stati quattro ragazzi in crescita e che hanno imparato a non mollare, per la soddisfazione di coach Roberto Meloni: “Sono ragazzi che stanno lavorando tanto, che sanno tirare fuori gli attributi ed in questo Grand Prix si sono battuti con avversari molto qualificati senza cedere un millimetro. Tornare da un Grand prix con quattro medaglie di bronzo e la medaglia di legno di Valeria Ferrari, mi permettono di dire di essere soddisfatto, molto soddisfatto. Diciamo che mi hanno fatto un bel regalo, dato che oggi è il compleanno di mio figlio e non posso stare con lui!”. Molto contenti, ovviamente, anche i ragazzi, “Sono molto contento – ha detto Medves – è andato tutto bene e sento di aver fatto tutto giusto. L’unico errore l’ho pagato caro e non so dire se sia stato determinato da un attimo di vuoto o perchè è stato bravo lui, intanto mi godo questa medaglia, poi rifletterò. Ovviamente ringrazio tutti, chi mi ha seguito oggi e chi l’ha fatto da casa, Fiamme Oro in particolare”. “Provo tanta felicità – ha detto invece Antonio Esposito – ho passato un brutto periodo dopo il mondiale, ma non ho mai perso la voglia di vincere, ci ho sempre creduto!!!”. Addirittura impressionanti Nicholas Mungai e Giuliano Loporchio che hanno messo in riga avversari temibilissimi come l’azero Mehdiyev ed il russo Magomedov, fra i quattro sconfitti da Mungai nei 90 kg, l’azero Gasimov, il lattone Borodavko ed il tedesco Frey, fra le quattro vittorie ottenute nei 100 kg da Loporchio. Il sorriso appagato di Roberto Meloni, che a Zagabria ha guidato gli azzurri assieme a Francesco Faraldo, vale più di qualsiasi commento, anche se è sembrata essere proprio la sua voce, ad aver detto: “avoia apparlà, noi famo i fatti!”. E questi fatti piacciono tanto anche a noi, forza Azzurri!

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