Se il collegiale è ‘aperto’, sul tatami dell’Auditorium nel Bella Italia Village a Lignano Sabbiadoro, ci salgono in 130. L’Italia infatti, ha risposto con un’ampia partecipazione all’opportunità di contribuire concretamente alla preparazione della Nazionale U18 per il campionato d’Europa in programma a Sarajevo (28 giugno-1 luglio). Ci sono le rappresentative regionali di Lombradia, Piemonte, Veneto, Marche, Sicilia e Friuli Venezia Giulia, ma ci sono anche presenze di club di Liguria, Puglia, Umbria e Friuli Venezia Giulia. Un successo, lo si può ben dire, che raccoglie il migliore risultato, in quanto ad allenare la squadra con partner numerosi e motivati, con il minimo sforzo. Ovvero, ottimizzando l’impegno di tutti. La conferma è nelle testimonianze di alcuni coach presenti. “Questa è una tappa importante per i nostri ragazzi – ha detto Tiziana Lazzari – soprattutto per chi ambisce ad un futuro da atleta: è un grande stimolo. Sarebbe interessante che vi fossero più occasioni così per proseguire il lavoro di crescita impostato”. “Ciascuno dei tecnici della Commissione ha saputo fornire stimoli molto interessanti – ha detto Marco Manusia – avere una molteplicità di punti di vista che si sono alternati in modo coerente ha permesso di individuare delle linee di lavoro da sviluppare tornati a casa; questo fa bene agli atleti e a noi tecnici”. “I ragazzi si sono confrontati in un bel clima – è l’opinione invece di Stefano Turrini – non siamo in gara e non bisogna vincere per forza. Anche nel randori c’è la possibilità di studiare e di provare in un contesto d’alto livello. Queste occasioni fanno bene ai ragazzi delle squadre regionali, perché valorizzano e consentono di lavorare con i migliori e mettersi alla prova”. “Penso che sia un’occasione di crescita importante – ha detto Maurizio Pelligra – sia per gli atleti che per i tecnici: c’è confronto, c’è possibilità di crescere e di rendersi conto che si può arrivare. Speriamo si possa ripetere”. “È stata un’ottima esperienza per i nostri ragazzi – ha detto Roberto Aspico – di certo torneranno a casa arricchiti e con dei punti di riferimento utili per capire cosa serva per alzare il livello”. “È una grande opportunità a basso costo – la considerazione di Milena Lovato – dovrebbe essere un modello per tutte le classi d’età, uno spunto per crescere mettendo in dialogo l’eccellenza con il territorio. D’altronde l’eccellenza è mutevole ed è bene che sia un gruppo aperto per il bene di tutti”.
Bruno ed Alice sul podio a Roncadelle
Buona prova per gli Yama-Esordienti che, nel Trofeo Italia disputato sabato e domenica a Roncadelle, hanno riportato un primo posto con Bruno de Denaro, un