
POTERI IMPORTANTI Ma che cosa farà questo Comitato? Il modello è quello delle celebrazioni degli «anniversari di interesse nazionale». La scrittura della norma, comunque, gli consegna prerogative importanti. Se è vero che il titolo del decreto sembra delimitare i suoi compiti, «Istituzione del Comitato per la promozione di eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale», il comma 1 dell’articolo 3 allarga i confini: «Spetta al Comitato il coordinamento della pianificazione, della preparazione, dell’organizzazione e della promozione di eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale». La ta

DI COSA PARLIAMO C’è da capire se i grandi saggi saranno solo consulenti, o entreranno addirittura nel vivo delle scelte, intervenendo magari sulla possibilità di candidarsi a un Europeo di calcio (l’Italia punta al 2028) o di un Europeo multisport atletica-nuoto-beach volley (c’è questa possibilità per il 2022 a Roma). In teoria parliamo pure di candidature o di organizzazioni olimpiche. Per citare altri due esempi, lo Stato ha assicurato un finanziamento importante ai Mondiali di sci di Cortina 2021 e alla Ryder Cup di golf 2022. Il rischio, però, è che senza una vera struttura di lavoro a disposizione, i «saggi» possano limitarsi soltanto a suggerimenti.
MODELLO CONTRIBUTI? Eppure qualcuno arriva a immaginare invece che il modello possa fare carriera. Cioè: se si ricorresse al sistema dei «saggi» anche per definire i criteri dell’assegnazione dei fondi alle federazioni, proprio l’argomento su cui in queste settimane Coni e governo hanno litigato di più?
Valerio Piccioni – La Gazzetta dello Sport, 8 dicembre 2018