Tanti i successi 2018, ma se c'è talento e voglia di migliorare…

Dopo le grandi soddisfazioni dell’anno che si è appena concluso, i judoka udinesi sono pronti a stupire ancora, ma per fare ancora di più e meglio. La miccia è già stata accesa domenica scorsa a Ciconicco, con le 13 medaglie d’oro messe al collo dei giovani protagonisti dell’11° Trofeo Shimai, mentre sarà tutt’altra musica quella che sarà chiamato a ‘suonare’ Matteo Medves per migliorare i risultati 2018 e, soprattutto, la sua classifica mondiale per agganciare la qualificazione alle Olimpiadi 2020. I prossimi dodici mesi sono decisivi e, per il 24enne udinese in forza alle Fiamme Oro, il primo appuntamento è già alle porte, la prossima settimana infatti lo attende il Grand Prix a Tel Aviv. Proprio dove, 9 mesi fa, mise al collo l’argento europeo. Grandi prospettive di miglioramento anche per quei talenti udinesi che hanno appena concluso un anno particolarmente brillante, a partire da Asya Tavano dello Sport Team Udine, che ha archiviato dodici mesi da incorniciare con due medaglie di bronzo ai campionati italiani, una fra le cadette e l’altra fra le junior, poi Betty Vuk, 18enne del Judo Tolmezzo che si è aggiudicata il titolo italiano fra le juniores ed il bronzo fra i cadetti messo al collo da Michelle Kamano del Dlf Yama Arashi Udine e Michele Comuzzi dello Sport Team Udine. Ma migliorare ancora è il proposito anche per i 26 udinesi che nel 2018 hanno vinto il Circuito Trofeo Friuli Venezia Giulia: Melissa Fiorenza, Anna Lucia Fumo, Leonie Chiozza, Francesco Nocent, Asya Tavano, Cristian Voolokaran, Federico Lo Gatto (Sport Team Udine), Giada Slongo, Anna Bretti (Dojo Udine), Andrea Pitis, Andrea Forabosco, Iacopo Bardus, Gino Gianmarco Stefanel (Kuroki Tarcento), Elia Benfatto, Filippo Rizzi (Shimai Dojo Fagagna), Lisa Ciroi, Lorenzo Roncastri, Sofia Cittaro, Michelle Kamano, Francesco Cargnelutti, Leonardo Di Marco, Jessica Tosoratti, Laura Scano, Agnese Piccoli (Dlf Yama Arashi), Lara Mari, Betty Vuk (Judo Tolmezzo). I Master puntano a confermarsi, da Cristiana Pallavicino (Dlf Yama Arashi Udine) e Fabiana Fusllo (Kuroki Tarcento) che nel 2018 sono salite sul podio europeo, a Valentina Lenzini, Giuliano Casco, Enrico Shaurli (Kuroki), Stefano Temporal (Gemona), Alessandro Cossutti (Dlf Yama Arashi), su quello tricolore. La conferma dei risultati precedenti sarebbe un’eccellenza anche nel Kata, dal bronzo europeo e mondiale di Davide Mauri (Kuroki) in coppia con il pordenonese Cester, all’argento europeo di Marika Sato e Fabio Polo (Kuroki) ed il bronzo di Gino Gianmarco Stefanel (Kuroki) con Alessandro Cugini (Dlf Yama Arashi). Non ci si può proprio lamentare, ma se c’è il talento e la voglia di migliorare, nessun risultato è precluso.

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