Marjan Fabian, coach di parola, 116 km a piedi per la medaglia di Velensek

Udine, 25 agosto 2016. Marjan Fabian è uomo di parola. Una promessa, anche la più folle, lui la mantiene sempre. È stato così che il leggendario coach sloveno, prima della finale a Rio per il bronzo nei 78 kg di Ana Mari Velensek, ha promesso che in caso di vittoria sarebbe andato a piedi al Santuario di Breze. Due giorni prima Tina Trstenjak aveva già vinto l’oro nei 63 kg, così come Urska Zolnir è stata oro a Londra 2012 e bronzo ad Atene 2004 o Lucija Polavder, bronzo a Pechino 2008, tutte atlete cresciute da lui, nel Sankaku Celje ed arrivate al podio olimpico. Ma la scommessa per Ana Mari nasceva da un’altra parte del cuore, per reagire alla sfortuna accanitasi sulla ragazzona, infortunata gravemente al ginocchio a tre settimane dall’Olimpiade. E così, prima di affrontare la tedesca Malzahn e dopo aver convinto la Velensek che la vittoria l’avrebbe trovata soltanto in ne waza (lotta a terra), com’è poi avvenuto, Marjan ha fatto la sua promessa. Avrebbe potuto dire che aveva scherzato, oppure che nessuno lo aveva sentito… ma invece è partito da Celje, dove ha sede il mitico club di judo Sankaku, alle 12.30 di domenica scorsa (21 agosto) e dopo aver percorso a piedi i 116 km che separano la cittadina slovena dal Santuario di Breze (dov’è stato accolto dal prete cui ha donato una copia della medaglia), è stato riportato a casa, alle 13 di mercoledì 24, dal pulmino guidato dal suo allievo Matijaz Trbovc, che l’ha seguito e accudito nell’impresa. Ad attenderlo tutti i suoi allievi e sostenitori, i media locali e nazionali che lo trattano come un eroe. A dirla tutta, Marjan Fabian è un eroe. Lo è per la sua città, dove ha costruito con le sue mani la casa dove abita e l’adiacente palestra che amplia costantemente per renderla sempre più ospitale per i numerosissimi ospiti che da anni vogliono condividere judo con lui. Moltissimi arrivano anche dall’Italia (in questo momento ci sono giovani dal Banzai Cortina Roma e Dlf Yama Arashi Udine), ma la stessa Majlinda Kelmendi, che a Rio a conquistato il primo e storico oro per il Kossovo ha trascorso estati intere a Celje. Sì, Marjan Fabian, che è stato un eccellente agonista e con i suoi 58 anni ha le ginocchia molto provate dall’usura, è proprio un uomo di parola!
 

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