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Le assemblee elettive delle altre federazioni: Giomi batte Mei, ma nel consiglio la minoranza è forte

Udine, 7 novembre 2016. In attesa dell’assemblea della FIJLKAM, in programma il 3 dicembre prossimo, è stato proprio il Centro Olimpico ad Ostia che ha ospitato le elezioni della FederAtletica. Da La Gazzetta dello Sport di oggi, il commento di Valerio Piccioni su com’è andata.
Conferma con il 61,57 %: «E adesso smettiamo  di farci del male». Nel governo Fidal entra la Salis
Ha vinto, ma non ha stravinto, Alfio Giomi. Nella pancia del voto, che lo ha confermato per altri quattro anni alla guida della Federatletica, c’è un robusto ma non schiacciante 61,56 (47.469 voti), contro il 38,14 (29.408) per cento del suo sfidante, il campione d’Europa ‘86 dei 10.000, Stefano Mei. Ma soprattutto un consiglio federale tutt’altro che monocolore: con i sei della lista del presidente uscente (Oscar Campari, Elio De Anna, Vincenzo Parrinello, Matteo De Senzi; Liana Calvesi per i tecnici; la martellista Silvia Salis come rappresentante degli atleti), entrano anche tre dirigenti della minoranza (Sabrina Fraccaroli, Ida Nicolini e Alberto Montanari) e un indipendente (Gerardo Vaiani Lisi, anche lui in quota atleti).
TANTA GENTE L’assemblea — debuttava il sistema di elezione di primo grado con il voto per società e non per delegati regionali – ha avuto un grande successo di partecipazione. Era rappresentato il 73,76 per cento del corpo elettorale, una cifra al di là di ogni ottimistica previsione, anche perché chi è venuto lo ha fatto a proprie spese. Restano i dubbi sul sistema del voto plurimo che penalizza fortemente la parte di movimento che fa capo alle maratona e alle corse su strada. Dopo l’elezione, le parole di Giomi, che ha ricevuto come prima telefonata di complimenti quella del presidente della Iaaf, Sebastian Coe, sono state improntate alla ricerca del dialogo: «Amiamo tutti l’atletica, ora smettiamo di farci del male e lavoriamo insieme per farla crescere». Fair play anche da parte dello sfidante battuto: «Spero di aver contribuito a rendere l’atletica italiana più viva», ha detto Mei. Fra le prime scelte da compiere quella del nuovo direttore tecnico. Stefano Baldini è in pole, ma il nome uscirà da un confronto nel nuovo consiglio federale.

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