È stata una giornata spettacolare la sesta del campionato del mondo nel Nippon Budokan, ricca di sorprese e di incontri interminabili, però sempre ad altissima intensità. Spettacolo nello spettacolo è stato il portoghese Jorge Fonseca che, se quando ha sconfitto Liparteliani ai quarti, ha esultato con moderazione, quando ha ottenuto la vittoria su Gasimov, che l’ha promosso in finale, ha iniziato ad uscire un po’ dagli schemi convenzionali ringraziando l’arbitro e baciando la testa dell’azero in segno di rispettosa gratitudine. Ma lo show vero e proprio è andato in scena al termine della tiratissima finale con il russo Ilyasov, che nell’altro girone aveva fatto la sua parte eliminando il francese Maret e spedendo ai recuperi, Cho, campione uscente. Baci lanciati in tutte le direzioni, occhi sgranati, abbracci e poi, sulle note della musica, ha improvvisato a più riprese dei passi di danza come faceva Blanka Vlasic. Un’espressione di felicità pura che il pubblico giapponese ha riconosciuto ed apprezzato con applausi calorosi. Superlativa ed emozionata anche la vittoria nei 78 kg di Madeleine Malonga, che non ha trattenuto le lacrime di gioia dopo aver portato alla Francia il terzo oro consecutivo dopo Agbegnenou nei 63 kg e Gahie nei 70 kg. E se la Francia ha raggiunto il Giappone per numero di medaglie d’oro, i padroni di casa rimangono irraggiungibili per numero di medaglie conquistate, 12. Vale a dire, due al giorno. Prima che iniziasse il final-block è stata allestita la cerimonia per il premio fair-play, istituito per la prima volta dall’IJF, che è stato assegnato a Sabrina Filzmoser (39 anni) e Miklos Ungvari (38), indiscutibilmente due modelli da imitare non solo per la longevità agonistica. Sabato 31 agosto ultima giornata di gare individuali con le categorie +78 kg (40 iscritte) e +100 kg (41). Inizio delle gare alle 12, fuso di Tokio. Così sul podio.
78: 1) Madeleine Malonga (Fra), 2) Shori Hamada (Bra), 3) Mayra Aguiar (Bra) e Loriana Kuka (Kos)
100: 1) Jorge Fonseca (Por), 2) Niyaz Ilyasov (Rus), 3) Michael Korrel (Ned) e Aaron Wolf (Jpn)