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C’era il sole, forse… 54 anni fa il primo tricolore di Gianna

Era una domenica di maggio, proprio com’è oggi. Una domenica come le altre, che Giancarla Bin, più conosciuta come Gianna, seppe rendere speciale andando a partecipare e vincere il primo campionato italiano femminile di judo. Correva l’anno 1966 e, probabilmente, c’era il sole in quella domenica di 54 anni fa. Ma è ancora più probabile che chi dovesse serbare qualche frammento di quell’anno lontano recuperi dalla memoria fatti quali l’alluvione di Firenze, piuttosto che il primo impianto di cuore artificiale in un organismo umano effettuato a Houston, oppure ‘Sound of Silence’, la canzone di Simon & Garfunkel, se non lo sgomento del gol rifilatoci dal coreano Pak Doo Ik, che ci eliminò dal mondiale di calcio inglese. Che l’Inghilterra vinse per 4 a 2 sulla Germania nella finale a Wembley. Ma iniziò anche la guerra del Vietnam con i bombardamenti sul nord del paese asiatico da parte degli Stati Uniti. Il 1966 insomma, fu un anno straordinario ed il mondo intero, che aveva già iniziato quel processo di cambiamento che sarebbe sfociato nel rivoluzionario 1968, se ne rese conto. Chissà come la pensava Gianna, allora poco più che ventenne, quando si ritrovò al termine di quella prima gara così importante, sul gradino più alto del podio tricolore. Campionessa d’Italia nella categoria +65 kg, regalando così il primo titolo italiano di judo al Friuli Venezia Giulia ed ai colori del suo club: Yama Arashi Udine. Ma che Gianna fosse la più forte era già ben chiaro a Cesare Violino, maestro allo Yama Arashi ed uno dei pochissimi in regione. E ben presto fu chiarissimo a tutti, perché Gianna rivinse il titolo nel 1967, vinse ancora nel 1968 e 1969, seconda dietro alla Magenes nel 1970 e 1971, alle spalle della De Cal nel 1972, nuovamente prima nel 1973 e, con il passaggio da 5 a 7 categorie di peso, prima nei 72 kg nel 1974. E con sei primi e tre secondi posti nei campionati italiani, Gianna Bin è stata una delle più importanti protagoniste del judo femminile dell’epoca 1966-1980. Sono trascorsi già 54 anni da quella domenica ed oggi, che siamo certi che c’è il sole, vogliamo ringraziare Gianna per quella primissima vittoria e per tutte le successive. Grazie per aver aperto la strada e per averla tracciata con successo, passione ed entusiasmo. E quando tutte queste limitazioni finiranno, ci piacerebbe vederti salire ancora sul tatami, sul tuo tatami al Benedetti. Dove tutto ebbe inizio e dove tutto ripartirà…  

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