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La siesta è finita! Do Judo Again

La siesta è finita. È tempo di rimettersi al lavoro, sia perché è divertente e salutare, ma soprattutto perché lo si può fare. Ora che tutti stanno prendendo in considerazione il ritorno alle competizioni sportive, è tempo anche di pensare ai giovani, perché i bambini di oggi sono i professionisti di domani.

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La Federazione spagnola di judo ha percepito il pericolo, lo ha analizzato e dopo aver lavorato con impegno ha individuato il giusto approccio al problema. Ed è ovvio: la pratica del judo deve essere ripresa quanto prima e per questo ha promosso un programma che si chiama “Do Judo Again”. Sulla base di uno studio statistico indipendente, è stato stimato un incremento medio del 5% circa del peso dei bambini e degli adolescenti da quando il coronavirus ha reso necessario l’isolamento in casa.

Lo studio ha rilevato che la mancanza di attività fisica ed il cambiamento delle abitudini alimentari hanno avuto un impatto diretto sulla salute dei più giovani. Inoltre, interrompere bruscamente l’attività fisica per oltre un mese, influisce sui muscoli e sul tasso di crescita, che nei bambini ha molto a che fare con la compressione verticale delle cartilagini.

Correre e saltare durante il giorno sostiene sistemi e processi corporei, contribuisce alla crescita dei bambini durante i periodi di sonno. Camminare in casa non è lo stesso, né produce effetti analoghi.

Ma ci sono anche altre brutte notizie, l’assenza di sport e la mancanza di mobilità sono fonti di depressione, ansia e disturbi psicologici: un quadro clinico che può indurre anche il panico. Quindi fare sport è una necessità, incluso il judo, ovviamente.

È possibile, ed è la prima cosa che il rapporto sostiene, che molti genitori ed altri esperti ritengono gli sport di contatto facilitino il contagio. È necessario spiegare che il judo può essere praticato senza contatto. Ci sono innumerevoli esercizi che sono salutari, divertenti e disponibili per tutti e questo senza che abbassare il livello di sicurezza. Il progetto entra nel merito anche a questo proposito, raccomandando una serie di misure igieniche prima, durante e dopo ogni sessione, che vanno dalla disinfezione delle attrezzature sportive al rispetto di una distanza di sicurezza, evitando anche di toccare oggetti. È necessario portarsi le bottiglie d’acqua personali, così come gli asciugamani e seguire sempre le istruzioni dell’insegnante.

Il progetto è serio e completo, oltre ad essere vitale per la salute e ha la caratteristica di contenere la paura collettiva che questo misterioso virus ha provocato nell’opinione pubblica. Il progetto è stato pensato per chi ama il judo e lo sport in generale, rendendolo semplice e sicuro, strutturato per essere accessibile a tutte le età, a partire proprio dai più giovani.

Per il momento, prima di ritornare alla “normalità”, il judo può essere praticato con esercizi individuali, e questo vale soprattutto per i bambini, per i quali muoversi, correre, saltare è fondamentale. Più avanti, quando sarà possibile anche praticare il judo “corretto”, si riprenderà certamente ad eseguire i movimenti preferiti.

Una società immobile e chiusa non gode di buona salute. Una società statica finisce per diventare pigra e fragile. Bisogna reagire e lo si deve fare rapidamente. Il judo, come strumento, è la soluzione.

By Pedro Lasuen on 05. Jun 2020

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