«Sono necessarie delle linee guida per gestire la ripartenza degli sport di contatto, trovando modalità unitarie elaborate con i lavori della Conferenza delle Regioni. Se pur è necessaria la prudenza per le riaperture, non è più possibile trattenere i ragazzi dal praticare autonomamente le attività di squadra o che richiedono il contatto fisico dei giocatori».
Lo ha indicato l’assessore regionale alla Cultura e allo Sport, Tiziana Gibelli, oggi in videoconferenza con il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Stefano Bonaccini, l’assessore Ilaria Cavo su delega del presidente della Regione Liguria e i presidenti del Coni e del Cip (Comitato italiano paralimpico) Giovanni Malagò e Luca Pancalli.
Gibelli, in qualità di coordinatore della Commissione Beni e Attività Culturali, ha evidenziato alcune richieste fondamentali per il mondo dello sport a partire dai chiarimenti sul tema del Dpcm 11 giugno in materia di sport di contatto. L’attività sarà consentita, dal 25 giugno prossimo, nelle Regioni e Province autonome che, d’intesa con il ministero della Salute e dell’autorità di Governo delegata in materia di sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori. Sull’iter da seguire è stata convenuta la necessità di definire delle linee guida unitarie.
«Il mondo dello sport di contatto non ha avuto la possibilità di ripartire, penso al basket e al volley – ha evidenziato Gibelli – ma i ragazzi non possono essere più trattenuti; la riapertura dei campionati di seria A e B inoltre è un ulteriore incentivo alla voglia di praticare queste discipline. Servono indicazioni unitarie per la ripartenza».
È stata poi sollecitata la costituzione di una cabina di regia tecnico-politica e di un tavolo permanente soprattutto in previsione dei decreti legislativi che saranno a breve emanati in base alla legge delega sport, sui quali è richiesta l’intesa in Conferenza.A margine della riunione l’assessore ha informato di aver trasmesso al ministro un’accorata lettera del Tavagnacco calcio femminile, da 20 anni presente nel campionato di serie A, contro la ventilata ipotesi di considerare validi i campionati di calcio femminile con la classifica congelata al momento del lockdown.
Messaggero Veneto – sabato, 20 giugno 2020