L’Olimpiade di Tokyo? Si continua a navigare a vista. È quanto emerso anche dal 136° Congresso del Cio, svoltosi ieri a distanza per la prima volta nella storia. «In questo momento – ha detto alla fine il presidente Thomas Bach, che per il 2021 conferma una scontata ricandidatura quadriennale al ruolo – non abbiamo scenari certi. Spero possa diventare una pietra miliare per l’intera umanità, la prima riunione mondiale post pandemia di Covid-19. Ma tutto è in sospeso: l’obiettivo è comunque avere stadi pieni, cerimonie che siano una grande vetrina per il Paese ospitante, con la possibilità di riaffermare i valori olimpici».
Siti e programma
In verità, nel giorno in cui a Tokyo i casi di positività al virus toccano la cifra-record di 293, un paio di indizi positivi emergono. Il comitato organizzatore locale, con un esborso economico importante (parte dei 2-6 miliardi di dollari stimati di extra budget dovuti al posticipo), ha ufficialmente assicurato tutti i 42 siti previsti, Villaggio compreso. Ed è stato definito il programma-gare, spalmato sui 17 giorni da sempre previsti e sostanzialmente identico a quello stabilito per le originarie date del 2020, con le maratone e le prove di marcia dell’atletica confermate a Sapporo e i tornei di calcio femminile e softball al via due giorni prima dell’apertura. Bach, intanto, per il -1 anno dal via che cade giovedì, oltre a un evento a porte chiuse nel nuovo stadio olimpico con possibile esibizione della fiaccola, annuncia una celebrazione on-line tramite Olympic Channel.
Neo eletti e Italia
Con l’australiano John Coates e il singaporiano Ser Miang Ng promossi vicepresidenti, tra i cinque nuovi membri eletti c’è anche un presidente di federazione internazionale, l’inglese Sebastian Coe, numero 1 di World Athletics che, come risaputo da qualche settimana, entra nel consesso dopo alcuni tentativi falliti (e comunque, tra contrari e astenuti, 14 voti non favorevoli). È stato inoltre ricordato Juan Antonio Samaranch, presidente dal 1980 al 2001, che proprio ieri avrebbe compiuto cent’anni. Nell’ambito, sono stati presentati i report dei comitati organizzatori e delle commissioni di coordinamento delle edizioni future, inclusa Milano-Cortina 2026. E tra la cinquantina di membri che hanno espresso pubblica soddisfazione per la decisione di Bach di ricandidarsi, c’è il presidente del Coni: «Personalmente e per conto del movimento sportivo italiano posso dire che siamo felici» ha dichiarato Giovanni Malagò.
Andrea Buongiovanni-La Gazzetta dello Sport sabato 18 luglio 2020