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Judoka gentile e sfortunato… Ciao Cristian!

Salì per la prima volta sul tatami del Judo Club San Vito nel 1999, che aveva sette anni. Passò quindi allo Sport Team e poi quì da noi, allo Yama Arashi praticando fino al 2006. Oggi, Cristian Venuti non c’è più, morto a soli ventott’anni al termine di una “disavventura” tanto assurda quanto sfortunata. Alla mamma Donatella le condoglianze da parte di tutto il club e di tutti i judoka che lo hanno conosciuto. Il funerale sarà celebrato oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di Feletto. Amici e parenti, prima delle esequie, possono salutarlo nella casa funeraria Mansutti di Tricesimo (in via Roma 103), dalle 8.30 alle 15.

Era pronto a cambiare vita, trasferendosi in Australia assieme alla persona amata. Ma in poco più di un anno tutto è cambiato e quel viaggio che doveva porre le basi per un nuovo futuro, di condivisione e di felicità, ha segnato in maniera irreversibile la sua esistenza. Cristian Venuti, 28enne di Colugna, è morto domenica in ospedale dopo undici mesi di coma. Un ragazzo riservato, ma pieno di vita, ucciso da un’infezione causata da un batterio.Tutto comincia l’11 settembre 2019, quando Cristian si innamora di una ragazza di Udine e decide di intraprendere assieme a lei un viaggio in Australia per cambiare vita e ricominciare insieme. Dopo essere rimasti una ventina di giorni in Turchia qualcosa cambia e la giovane va per la sua strada, preferendo raggiungere l’Australia per conto proprio.«A quel punto mio figlio ha optato per un’esperienza in solitaria con lo zaino in spalla – racconta la madre, Donatella Toffoli -. Dopo alcune tappe ha raggiunto prima l’India e poi, malauguratamente, Bangkok, in Thailandia». Siamo a fine ottobre 2019. Nella capitale thailandese qualcosa accade e il giovane friulano contrae l’infezione da batterio. La vicenda resta ancora avvolta nel mistero. «Non sappiamo bene cosa sia successo e chi abbia incontrato a Bangkok, le cose non sono chiare – aggiunge la mamma di Cristian -. Io e mia sorella l’abbiamo raggiunto a inizio dicembre, quando già si trovava in ospedale, e dopo 30 giorni di trafile burocratiche, grazie al lavoro dell’ambasciata italiana, siamo riusciti a farlo rientrare in Friuli all’inizio di quest’anno, dov’è rimasto, ricoverato in ospedale, fino a mercoledì, quando le sue condizioni di salute si sono aggravate ulteriormente».Mamma Donatella non ha mai potuto parlare con suo figlio dopo il ricovero, visto che il 28enne è sempre stato in coma senza mai riprendersi.«Aveva già in mano un biglietto aereo per l’Australia, voleva rifarsi una vita laggiù. Ma il destino l’ha fermato a Bangkok», racconta ancora Donatella Toffoli. Cristian Venuti era figlio unico, aveva studiato al Malignani prima di lavorare in un’azienda di impianti elettrici e industriali a Rodeano.Qualche anno fa il padre era mancato per un infarto a 49 anni. Ora una nuova tragedia ha colpito questa famiglia di Colugna. «A tutta questa vicenda sto cercando di mettere una pietra sopra – ammette la signora Donatella, dimostrando una forza fuori dal comune -, anche per superare il dolore. So che qualcosa è successo in Thailandia, ma non ho mai voluto andare fino in fondo alla questione perché comunque non sarebbe servito per riavere mio figlio a casa. Ho preferito lasciare da parte quel periodo oscuro della sua vita», conclude la donna.

Alessandro Cesare – Messaggero Veneto di martedì 24 novembre 2020

Così scriveva il Messaggero Veneto, citando anche Cristian, il 24 febbraio 2005:

Udinesi 31 volte sul podio a Tarcento

TARCENTO . Ben 31 medaglie (7 d’oro, altrettante d’argento e 17 di bronzo), sono il bottino delle società udinesi nella ventunesima edizione del Torneo delle Valli del Torre di judo che si è disputato al palasport di Tarcento. Sul gradino più alto del podio sono saliti Jessika Tosoratti, Debora Martincigh, Sandra Carofiglio e Davide Paro per il Dlf Yama Arashi, Erika Zucchiatti per lo Shimai Dojo Fagagna, Fabio Pantè per il Tenri e Juri Raffaglio per lo Sport Team. Al secondo posto invece, si sono classificati Gloria Vecchiutti della Cividalese, Nicole Piccoli dello Shimai Dojo Fagagna, Daniela Monteleone, Marco Strosseri, Luca Lamanna e Lodovico Bagnoli del Tenri e Davide Mauri del Kuroki, mentre hanno meritato la terza piazza del podio Elisa Finotto, Giulio Cittaro, Cristian Venuti, Ermes Tosolini, Andrea Marcon e Daniele Marcon del Dlf Yama Arashi, Liliana Giusto, Roberta Esposito e Pamela Lirussi del Tenri, Sheila Signor e Andrea Quagliaro dello Shimai Dojo Fagagna, Cinzia Fachini e Nicola Muradore della Cividalese, Fabio Galantini, Gabriele Messina e Giuliano Casco del Kuroki e Matteo Pez dello Sport Team.
Il trofeo è stato conquistato per il secondo anno consecutivo dalla Ginnastica Triestina di Raffaele Toniolo, che festeggia così il nuovo incarico di allenatore azzurro. I triestini hanno preceduto gli ottimi bulgari di Plovdid, che hanno schierato alcuni under 23 di spessore internazionale, il Judo Mestre 2001, che tra le sue file annovera alcuni validi atleti moldavi, il Team Romagna e, al quinto posto grazie a quattro primi e sei terzi posti, il Dlf Yama Arashi Udine di Milena Lovato.
Ricordiamo che la competizione ha visto in gara oltre 300 judoka da Italia, Slovenia, Croazia, Austria, Bulgaria e San Marino, che si sono confrontati in nove suddivisioni d’età e di grado.

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