Ci eravamo lasciati quasi un anno fa, al termine di una quattro giorni ricca di emozioni trascorse insieme durante la quale abbiamo avuto l’onore di averlo tra i nostri coach. Aveva chiuso le valigie ed era ripartito ancora una volta, come infinite nella sua carriera, per inseguire i suoi sogni e cercare di conquistare il pass per Tokyo 2020, non prima però di averci salutato e augurato di rivederci nuovamente sul tatami di Lignano.
Lo abbiamo rincontrato in questi giorni, solo virtualmente però, per congratularci per l’ennesimo traguardo raggiunto: martedì scorso infatti, Leandro Guilheiro, bronzo ad Atene 2004 e Pechino 2008, è stato insignito dalla Confederazione Brasiliana di Judo, assieme ad altri 5 suoi connazionali medagliati olimpici, del 6 ° Dan. Un riconoscimento senza precedenti da parte della CBJ agli ex atleti che hanno dedicato gran parte della loro vita al judo e hanno avuto un contributo rilevante allo sviluppo e all’evoluzione di questo sport in Brasile.
Una sorpresa, come lui stesso ci ha raccontato, che però in questo periodo assume un significato ancora più importante: “Non avrei mai immaginato che sarebbe successo, non in questo modo. Questa promozione arriva in un momento molto opportuno per me, perché, in un certo senso, simboleggia il modo migliore per porre fine alla mia carriera agonistica, che termina dopo 32 anni di dedizione al judo. Dopo tutto quello che è successo in questi ultimi anni, gli infortuni, ora la pandemia, mi sono reso conto che non avevo più la spinta competitiva per provare a qualificarmi a queste Olimpiadi. In questo periodo mi sto riposando in attesa di capire quali saranno i miei prossimi passi. Vedremo cosa mi riserverà il futuro, spero di riuscire a tornare presto in Italia e a rincontrarvi nuovamente, conservo un bellissimo ricordo del Winter Camp e ho grande affetto per voi italiani, ancor di più dopo quest’anno!”
