Mondiali, secondo turno fatale anche per Parlati

Chelyabinsk, 27 agosto 2014. Ventiquattro le medaglie assegnate nelle prime tre giornate del campionato del mondo di judo a Chelyabinsk, dodici nazioni ne hanno festeggiata una mentre Giappone (5), Russia (5) e Francia (2), da sole, hanno requisito l’altra metà del medagliere. È stato ancora rimandato invece, l’appuntamento con il sorriso per l’Italia visto che Enrico Parlati, ventiduenne napoletano che ha gareggiato nei 73 kg, si è fermato al secondo incontro. La sua gara è partita bene, com’è già accaduto anche per Moscatt (48) e Giuffrida (52), ha messo giù con un vigoroso o uchi gari il tajiko Rasulov e concluso l’azione con uno strangolamento vincente, per fermarsi poi ai sedicesimi di fronte all’ostico ceko Jaromir Jezek. È stato un match duro ed equilibrato almeno fino a metà, quando uno yoko tome nage all’apparenza innocuo ha dato il primo punto (waza ari) a Jezek, che poi ha chiuso la partita con un seoi nage (waza ari) a trenta secondi dallo scadere. Il titolo iridato dei 73 kg è andato a Riki Nakaya (25 anni – Jpn), argento a Londra e già iridato nel 2011, mentre nei 57 kg ha vinto Nae Udaka, ventinovenne giapponese che gareggia poco, ma ha il pregio di sbagliare pochissimo. Giovedì in gara gli 81 kg con due azzurri, Antonio Ciano e Massimiliano Carollo ed i 63 kg con Edwige Gwend.
73 kg: 1) Riki Nakaya (Jpn); 2) Kuk Hyon Hong (Prk); 3) Musa Mogushkov (Rus) e Victor Scvortov (Uae)
57 kg: 1) Nae Udaka (Jpn); 2) Telma Monteiro (Por); 3) Automne Pavia (Fra) e Sanne Verhagen (Ned)

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