Tbilisi, 1 agosto 2015. Annalisa Calagreti ha conquistato l’ottava medaglia del judo azzurro agli EYOF a Tbilisi ed è stata la quinta d’oro. Si tratta di un risultato senza precedenti, soprattutto se lo si confronta con i sei primi posti ottenuti che sono stati ottenuti nei dodici Festival precedenti, cinque dei quali risalgono addirittura alle prime quattro edizioni risalenti a vent’anni orsono ed oltre (1987-1991-1993-1995). Gara perfetta quella della sedicenne di Tifernate, quattro match vinti per ippon, senza un tentennamento, né difficoltà apparenti. “È stata una grande emozione per me vincere questa gara – ha detto Calagreti appena scesa dal podio – Questa medaglia la dedico a mia mamma, al maestro e Alessandra, ai maestri della nazionale e a tutte le persone che mi sono state vicine facendo anche dei sacrifici per me”. Nei +90 kg Marco Truffo si è fermato nei preliminari di fronte a Rumjancevs (Lat). Laura Di Toma, coach azzurro che assieme a Nicola Moraci ha guidato la squadra a Tbilisi ha detto: “Il mio commento per questi strepitosi ragazzi italiani è il motto di questi EYOF, Step to the Future! Ma che l’auspicio non sia solo per loro…”. La medaglia d’oro di Annalisa Calagreti ha fatto salire a cinque i primi posti azzurri che, con un secondo e due terzi, ha maturato altri due record: uno è il primo posto nel medagliere EYOF, fatto mai verificatosi prima ed il secondo nel totale di medaglie, otto, che supera il precedente primato di sei, realizzato a Lignano 2005. Questa l’analisi conclusiva di Nicola Moraci, presidente della Commissione Giovanile: “È stato raggiunto un traguardo al quale puntavo… la mia ambizione, il mio sogno è diventato realtà perché superare la Georgia nel medagliere del judo in casa loro ha avuto l’effetto magico di trasformare sorrisini ironici in cenni di apprezzamento, e poi, complimenti sinceri. Questo è un risultato che difficilmente potrà essere uguagliato, abbiamo fatto un torneo stupendo, tutto è filato per il verso giusto e, cosa importante, molti dei nostri si sono superati battendo avversari con i quali avevano perso agli europei. Questo significa che il lavoro impostato con le società e la programmazione fatta sono stati corretti, che il nostro impegno ha dato i frutti sperati. Naturalmente ci sarà da parte dei nostri ragazzi un senso di appagamento, ma dopo un’olimpiade così, qualunque risultato buono o cattivo sarà accettato, perché da questi guerrieri c’è da attendersi di tutto”.
+70 kg
- CALAGRETI, Annalisa ITA
- HERSHKO, Raz ISR
- PAULUSOVA, Marketa CZE e SZIGETVARI, Mercedesz HUN
-90 kg
- SANEBLIDZE, Onise GEO
- TUMAEV, Aliumar RUS
- BABENKO, Oleksii UKR e CATHARINA, Simeon NED
+90 kg
- HEGYI, Stephan AUT
- BEREZKA, Vladyslav UKR
- KUKHARENKA, Yahor BLR e ZAALISHVILI, Gela GEO