Udine, 10 agosto 2015. Dopo quattro giorni di gare individuali, il campionato del mondo a Sarajevo ha completato il suo programma assegnando anche i due titoli iridati alle squadre dei cadetti maschili e femminili. Il Giappone se li è aggiudicati entrambi, confermando l’evidente superiorità già espressa a livello individuale, così come la Russia, seconda nel medagliere individuale e sul podio con entrambe le squadre, argento per i maschi, bronzo per le femmine sconfitte dall’eccellente Croazia, seconda a squadre sia agli europei che ai mondiali. Evidentemente Karla Prodan, oro mondiale nei 70 kg, è bravissima, ma non è tutta la Croazia. A questo proposito, in conclusione del trittico dei cadetti ‘Europei-EYOF-Mondiali’ e dell’eccellente risultato ottenuto in tutte e tre le manifestazioni dagli azzurrini, molte parole sono state dette per esprimere la giusta soddisfazione, la giusta gioia, la legittima sorpresa e, incredibilmente, anche qualche rammarico. Ma poco importa, il risultato ormai è in cassa e nessuno lo può modificare. Quindi, va bene così. Vale la pena ripetere le parole pronunciate al termine del mondiale dal Maestro Franco Capelletti: “Forse non abbiamo vinto quanto sarebbe stato possibile, ma questo gruppo ha dimostrato ugualmente un potenziale che lascia prevedere un futuro che per l’Italia è roseo, l’importante è che si abbia il coraggio di investire su questi giovani”. E non solo su questi giovani, ci permettiamo di aggiungere…
Bruno ed Alice sul podio a Roncadelle
Buona prova per gli Yama-Esordienti che, nel Trofeo Italia disputato sabato e domenica a Roncadelle, hanno riportato un primo posto con Bruno de Denaro, un