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Astana consacra Riner: miglior judoka del pianeta. Buona gara per Di Guida

Astana, 29 agosto 2015. Tredici categorie su quattordici hanno cambiato il titolare della corona mondiale rispetto Chelyabinsk 2014. Il solo ad aver mantenuto la corona è stato Teddy Riner, che la detiene ormai ininterrottamente dal 2007, sommando sette medaglie d’oro consecutive ai campionati del mondo nei +100 kg. Nemmeno ad Astana dunque, è stato possibile contrastare il gigante francese 26enne di 205 cm per 138 kg, tutti sono stati abbattuti prima del tempo ad eccezione di Ryu Shichinohe (Giap), che nuovamente gli si è opposto in finale perdendo nettamente, ma rimanendo sul tatami fino la fine. Ora Riner, che vanta anche due medaglie olimpiche, un ottavo titolo iridato (nel World Open Championships 2008 a Levallois) e tre europei, è già il judoka più vincente del pianeta. Una buona gara nei 100 kg per Domenico Di Guida, che ha superato il bulgaro Dichev (ippon) e Ben Khaled (Tun), prima di essere sconfitto da Cyrille Maret (Fra). “Sono partito un pò così così con il bulgaro, e ho vinto solo alla fine, ma man mano ho sentito che stavo crescendo. Al secondo turno con il tunisino mi sono sentito molto meglio! Un vero peccato che il terzo incontro, con il francese Maret, non sono riuscito ad entrare nel combattimento, ma non cambierei niente. La tattica ha funzionato con tutti e ritengo sia stata quella giusta, purtroppo non ho avuto il tempo per metterla in atto nell’ultimo incontro. In ogni caso si guarda avanti, penso positivo per questa corsa olimpica”. Il medagliere ha un solo padrone, il Giappone con 15 medaglie, sei d’oro, quattro d’argento, cinque di bronzo, seguito dalla Francia che si è riscattata nella seconda parte della settimana. I più giovani ad essere saliti sul podio ad Astana sono tre giapponesi, tutti ventenni, Umeki (oro nei 78), Kondo (bronzo nei 48) e Baker (bronzo nei 90), ma ci sono anche cinque ventunenni, Ba-Ul An (Kor, primo nei 66), Nagase (Jpn, primo negli 81), Chang-Rim An (Kor, terzo nei 73), Tashiro (Jpn, terza nei 63), Khammo (Ukr, terzo nei +100), mentre la più anziana è la 33enne Emane (Fra, oro nei 70) ed il 31enne Peters (Ger, terzo nei 100). Domenica il campionato si completa con la gara a squadre che vedrà 14 team maschili e 15 femminili. L’Italia non gareggia e chiude quindi questo mondiale con il quinto posto di Odette Giuffrida (52), il settimo di Elio Verde (66) ed uno score positivo di tredici vittorie su ventiquattro incontri disputati con i nove atleti in gara.
+78 kg

  1. YU, Song CHN
  2. TACHIMOTO, Megumi JPN
  3. ORTIZ, Idalys CUB e YAMABE, Kanae JPN; 5. CHIBISOVA, Ksenia RUS e MA, Sisi CHN; 7. KONITZ, Franziska GER e ZAMBOTTI, Vanessa MEX

-100 kg

  1. HAGA, Ryunosuke JPN
  2. FREY, Karl-Richard GER
  3. NIKIFOROV, Toma BEL e PETERS, Dimitri GER; 5. KRPALEK, Lukas CZE e MARET, Cyrille FRA; 7. MAMEDOV, Chingiz KGZ e NAIDAN, Tuvshinbayar MGL

+100 kg

  1. RINER, Teddy FRA
  2. SHICHINOHE, Ryu JPN
  3. KHAMMO, Iakiv UKR e OKRUASHVILI, Adam GEO; 5. BREITBARTH, Andre GER e KIM, Sung-Min KOR; 7. BOR, Barna HUN e HEINLE, Sven GER

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